Comunicati

Sospensione voli Lampedusa: intervenga Cancellieri

“La sospensione dei voli da e per Lampedusa a partire dal prossimo 5 maggio avrà , tra le sue conseguenze, di sospendere di fatto anche il diritto di voto di tanti lampedusani che sarebbero potuti tornare in areo nel loro luogo di residenza per votare. E’ un fatto inaccettabile, chiediamo al ministro Cancellieri di intervenire presso la compagnia aerea per ottenere, intanto, che i voli proseguano nei giorni delle elezioni”.
E’ quanto dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che hanno predisposto sul punto un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno. “Senza più voli aerei – affermano i due parlamentari – Lampedusa diventerà  un’isola quasi irraggiungibile: una situazione che rischia di mettere in ginocchio l’economia locale largamente basata sul turismo, visto che siamo alla vigilia della stagione balneare. E una situazione che nei giorni del voto amministrativo per eleggere il nuovo sindaco, trasformerebbe i lampedusani in cittadini di serie B sul piano dei diritti costituzionali. Il ministro dell’interno intervenga subito per ristabilire, almeno, l’eguaglianza di tutti gli italiani davanti al diritto-dovere di voto”.

Umbria: non sacrificare Città  della Pieve a logiche spartitorie romane

SOSTEGNO ALLA COMUNITA’ ‘IL CAMMINO’, IN ATTESA GIUDIZIO TRIBUNALE

 

“La cerimonia della consegna delle Chiavi organizzata annualmente dalla Fondazione della Comunità  di Città  della Pieve è un appuntamento che ha dato la cifra, da 30 anni a questa parte, della bontà  e della positività  dell’esperienza portata avanti dalla cooperativa Il cammino.

Che questo patrimonio di professionalità   venga sacrificato in nome della peggiore logica spartitoria è gravissimo, e la giunta Alemanno ne porta tutta la responsabilità .”

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che parteciperà  domani al trentennale  della Fondazione della Comunità  di Città  della Pieve, in occasione dell’annuale cerimonia di consegna delle Chiavi.

 

“C’ è appunto una responsabilità  politica in questa vicenda – continua Ferrante – e anche per questo ho presentato un’interrogazione parlamentare coi colleghi senatori Della Seta e Vita.

Nel frattempo giustamente sono stati presentati dalle diverse cooperative defraudate 5 ricorsi al Tribunale Amministrativo del Lazio, che mi auguro fermi il colpo di mano che è stato fatto per favorire amici e sodali di corrente, con buona pace dell’esperienza indispensabile per accompagnare le persone su un percorso di abbandono della tossicodipendenza.”

 

“La fondata speranza è dunque che quella di oggi, come si augurano gli utenti, gli ex-utenti,  la gente del posto e i rappresentanti delle istituzioni che hanno avuto modo di conoscere la Comunità , sia una tappa di proseguimento dell’esperienza della cooperativa ‘Il cammino’” – conclude Ferrante.

Ministro Passera: bene su strategia energetica, ma ci vuole più attenzione a rinnovabili e meno a trivellazioni

“Le linee generali della  Strategia energetica delineata oggi in audizione dal ministro Passera basata su gas, efficienza e rinnovabili è certamente condivisibile, ma l’Italia non è la penisola arabica, il Ministro Passera concede troppo spazio e credito alle trivellazioni.”

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.

 

“Il ministro – continua Ferrante –  ha colto le criticità  del sistema energetico del Paese, aggravate dalla mancanza di una strategia che ha determinato negli scorsi anni la realizzazione di un numero esorbitante, rispetto alle necessità , di modernissime centrali a ciclo combinato che oggi sono un costo per il sistema.

L’Italia si deve muovere su più direttrici, con eguale convinzione: ridurre il costo del gas attraverso più rigassificatori, più gasdotti e una maggiore capacità  di stoccaggio, incentivare l’efficienza energetica e sostenere convintamente le energie rinnovabili.

Purtroppo sull’efficienza la sempre citata misura fiscale della detrazione del 55% ancora non viene  stabilizzata, mentre per quanto riguarda le energie rinnovabili il governo rischia il cortocircuito, perché pone sì giusti obiettivi, ma dal suo orizzonte sembra scomparso il decreto sulle rinnovabili termiche e quelli che saranno sottoposti alla Conferenza Stato Regioni vanno assolutamente modificati, pena l’affossamento del settore.”

 

“Sarebbe un errore grave – conclude Ferrante –  cercare quei fantomatici 20 mila posti di lavoro nelle trivellazioni, mentre ce ne sono sino a 100 mila a rischio nel settore delle rinnovabili.”

 

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