Comunicati

Il legno storto non si raddrizza: emanati i decreti sulle rinnovabi

Il punto a mio parere è che, sia con il V conto energia sul fotovoltaico, con gli assurdi registri, sia con il decreto non fv, di nuovo con registri e aste, si è scelto un meccanismo che non promuove anzi ostacolerà  lo svilpuppo di un settore che invece andava acccompagnato con dolcezza per quel breve tratto che lo avrebbe portato alla grid parity e quindi a nessun incentivo.

Si è scelta una strada diversa e questo è un errore grave sia perché perdiamo tempo nei confronti con i nostri competitori internazionali, sia – ancor più triste – perché il settore delle rinnovabili svolgeva funziona anticiclica importante in fase recessiva e ora invece rischia di essere effetto moltiplicatore della stessa con le tante annunciate richieste di cassa intergazione.

Oggi, con la speranza che nonostante le scelte di una politica , che si è rivelata ancora una volta inadeguata a cogliere le opportunità  del cambiamento, il settore riesca comunque a sopravvivere, crediamo si debba lavorare da subito per un quadro nuovo di regole che già  dal prossimo anno, con la nuova legislatura, permetta la diffusione delle rinnovabili attraverso la rivoluzione della rete e consenta che le fonti del futuro possano da subito esprimere tutte le loro potenzialità .

Intanto nelle prossime settimane cercheremo di evitare che anche sulle termiche il risultato sia analogo

Diaz: bene le scuse di Manganelli, assordante silenzio De Gennaro

Le parole del capo della Polizia Antonio Manganelli, che dopo la sentenza sui fatti della Diaz ha dichiarato che questo ‘è il momento delle scuse’, fanno onore a lui che le ha pronunciate, e sono la via più saggia e diretta per restituire piena dignità  alle forze dell’ordine, il cui impegno a difesa dei cittadini e della legge non può tollerare macchie come quella finalmente evidente nel caso delle violenze di Genova. Sarebbe auspicabile che parole ugualmente sagge e responsabili venissero ora dal sottosegretario Gianni De Gennaro, che nel 2001 era capo della Polizia, e dunque anche dei dirigenti e dei funzionari infedeli condannati in Cassazione. Il suo silenzio sulla decisione comincia a farsi assordante”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

Diaz: bene la conferma delle condanne, ora commissione di inchiesta parlamentare

“E’ una buona notizia la conferma delle condanne e l’interdizione dai pubblici uffici dei funzionari di polizia che nel 2001 ordinarono e consentirono il massacro alla scuola Diaz”.

Lo dichiarano i senatori del Partito democratico, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante che da tempo hanno sollecitato a Palazzo Madama la costituzione di una Commissione di inchiesta sui fatti di Genova.

“Ora che la giustizia penale ha detto l’ultima parola sulle responsabilità  esecutive di quei gravissimi eventi – proseguono gli esponenti pd – è auspicabile che il Parlamento, come proposto da più parti, promuova una commissione di inchiesta per fare luce sulle responsabilità  politiche”.

“Per Amnesty international quei fatti restano l’episodio più grave di sospensione dello Stato di diritto in un paese occidentale – concludono Della Seta e Ferrante – dalla fine della Seconda Guerra mondiale. Purtroppo è capitato in Italia. Il solo modo per evitare che situazioni analoghe possano ripetersi è non dimenticare”.

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