Comunicati

Sviluppo: in Italia energia troppo cara per piccole e medie imprese

OCCORRE MIX RINNOVABILI E GAS. AGEVOLAZIONI A INDUSTRIA ENERGIVORA ECCESSIVE

 

“Il calo di produttività  dell’industria italiana degli ultimi anni  è drammatico e tra i vari fattori che originano questa situazione c’è senza dubbio anche l’alto costo che alcun imprese devono pagare per l’energia.

Stupisce che però vi sia sui media, per ignoranza o perché suggeritore interessato, chi ancora indica nelle fonti fossili, anche le più inquinanti, la via per  diminuire il gap energetico italiano, affossando l’energia del futuro, prodotta dalle rinnovabili.”

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile energia e politiche relative ai cambiamenti climatici del Pd.

 

“Le cifre tendenziose che vengono utilizzate per rappresentare gli incentivi al fotovoltaico e relativi costi fanno pensare – continua Ferrante – che a volte quando il dito indica la luna, lo sciocco guarda il dito: il costo in borsa più alto in Italia  che in Germania e nel resto della Ue, circa 75 euro/ MWh contro 50,  non c’entra nulla con le rinnovabili e dipende piuttosto dal fatto che il gas in Italia si paga circa il 25% in più che nel resto d’Europa.

I grandi consumatori di energia in Italia, Burgo, Riva, Ilva, Colacem, Marcegaglia pagano meno dei loro concorrenti tedeschi: circa 114 euro a Mwh contro 137 . In particolare Alcoa ha pagato l’energia la metà  del prezzo quotato in borsa e circa un quarto di quanto pagano gli stabilimenti in Germania.

E questa situazione di favore i cittadini italiani la pagano in bolletta da molti anni.”

 

“In questo quadro – aggiunge Ferrante –  non ha davvero senso continuare a buttare la croce addosso ai costi delle rinnovabili che a fronte di incentivi certamente rilevanti hanno avuto il merito di creare un settore dinamico, con un alto tasso di occupazione, oltre ad aver abbassato il prezzo dell’elettricità  specie nelle ore centrali della giornata.

Sono piuttosto le piccole e medie imprese, il tessuto economico italiano per eccellenza, a pagare troppo l’energia, in confronto ai loro competitori esteri.

Ma il gap italiano si annida nel deficit di infrastrutture per la fornitura del gas e nella rete energetica ancora inadeguata, che  va implementata rapidamente: basti pensare – conclude Ferrante –  che quando finalmente avremo il  cavo che collega la  Sicilia al continente risparmieremo 1mld di euro l’anno.”

 

Fiat: Marchionne anti-italiano? Della Valle e Romiti dicono quello che pensano maggioranza italiani

“Della Valle e Romiti non fanno che dare voce all’idea di gran parte degli italiani pensanti: Marchionne è di fatto un anti-italiano, e le scelte di Fiat in questi anni di crisi mostrano il più totale disprezzo per gli interessi del nostro Paese”. E’ quanto dichiarano i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante commentando le dichiarazioni dell’imprenditore marchigiano e di Cesare Romiti. “Fino ad oggi – affermano i due parlamentari ecodem – Marchionne ha goduto, anche dentro la sinistra, di troppa, davvero troppa compiacenza. Ma la realtà  è quella impietosamente descritta da Della Valle e Romiti: mentre tante imprese italiane faticano e spesso si reinventano nel segno della qualità  e dell’innovazione per contribuire a dare un futuro degno ai loro lavoratori e a tutta la nostra economia, l’amministratore delegato di Fiat con dietro gli azionisti di riferimento ha rinunciato a fare l’unica cosa che dovrebbe, progettare automobili innovative e magari non bruttissime, e segue logiche del tutto estranee all’interesse nazionale. Interesse di un Paese, anche questo è bene ricordarlo, che ha dato alla Fiat ogni genere di privilegio e quantità  immense di risorse pubbliche”.

Mobilità  a Roma: basta con invasione pullman turistici nel centro storico

“Apprendiamo che finalmente la giunta Alemanno ha deciso di riportare via della Conciliazione e Piazza Risorgimento alla normalità , sgomberando il parking a cielo aperto dei pullman e spostando i mezzi nel  Terminal del Gianicolo. Bene, perché l’invasione di pullman che affollano senza regolamentazione le vie centrali di Roma è un’indecenza che è durata sin troppo. La circolare Aurigemma va subito ritirata, perché una delle città  più visitate al mondo non può essere ridotta ad autodromo e autorimessa per pullman turistici”. Lo dicE il senatore del Pd Francesco Ferrante.
 “Come se non  bastasse  – prosegue Ferrante – un piano per i pullman turistici già  estremamente favorevole agli operatori del settore, è in vigore da due anni la circolare Aurigemma ,  una licenza di impunità  che consente ai pullman di spadroneggiare nel centro di Roma, sotto l’occhio benevolo dei Vigili Urbani. E’ stato inferto un danno alla città , in termini di inquinamento e mobilità  ridotta, senza un reale ritorno per il turismo, che va sostenuto ricercando le condizioni per un centro storico pedonalizzato. Per tutti questi motivi auguriamoci che la giunta Alemanno avvii realmente una revisione del piano pullman

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