Trasporti: bene approvazione protocollo Alpi
“Ne guadagnano l’ambiente e le imprese italiane”.
“Bene l’approvazione definitiva alla Camera del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi: il nostro Paese dovrà riconsiderare il trasporto transalpino, in particolare quello delle merci, e soprattutto andrà perseguito un progressivo spostamento del traffico dalla strada alla ferrovia. La decisione di oggi, giusta e inevitabile ma che ha dovuto superare nei precedenti passaggi parlamentari l’opposizione della Lega nord, allinea il nostro Paese agli altri dell’arco alpino, che già hanno spostato maggiormente il trasporto su ferro, più efficiente e meno energivoro rispetto a quello su gomma. Grazie al protocollo ne guadagneranno l’ambiente e la competitività delle imprese italiane”. Lo dicono i senatori ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
Strategia energetica nazionale: consultazione serva a migliorarla
“Necessario individuare meglio strumenti e correggere errori evidenti”.
“Bene il metodo che prevede una consultazione aperta, ora auspichiamo che vengano ascoltati tutti gli operatori e gli stakeholder e non solo, come troppo spesso è avvenuto anche nel recente passato, i ‘soliti noti’, ovvero grandi player ex-monopolisti”. Lo dice il senatore Francesco Ferrante, responsabile energia e politiche relative ai cambiamenti climatici del Pd, commentando la Strategia energetica nazionale presentata oggi.
“L’impostazione generale e gli obiettivi – continua Ferrante – appaiono certamente condivisibili, ma molto bisognerà fare per affinare gli strumenti e implementarli e per correggere alcune storture evidenti. Si continua a puntare sulle trivellazioni, seppur in maniera più prudente rispetto alle prime bozze, visto che gli stessi tecnici dell’Aspo ammettono che il gioco non vale la candela. Sulle rinnovabili si sottovaluta il ruolo che il conto termico può avere nell’efficienza energetica nel residenziale e se ne assegna uno eccessivo alla termovalorizzazione dei rifiuti. Inoltre – aggiunge Ferrante – appare contraddittorio rivendicare la possibilità di sostenere collettivamente la realizzazione di infrastrutture come i rigassificatori senza comprendere appieno il ruolo più importante e rilevante, anche in termini occupazionali, che produrrebbe un sostegno analogo alle rinnovabili. E’ l’approccio sbagliato che ha portato ai dannosi decreti approvati nel luglio scorso sul V conto energia, con l’iniquo sistema di aste e registri. C’è poi un vero paradosso nel comportamento del Governo: nello stesso giorno in cui si sottolinea giustamente il ruolo per l’efficienza energetica del bonus fiscale del 55% in edilizia, viene presentata alla Camera una proposta di legge di stabilità in cui non compare la proroga di una misura che quindi rischia di morire a giugno 2013, dopo essere stata depotenziata dallo stesso governo proprio poche settimane fa”.