Comunicati

Incidenti : aderisco a manifestazione #salvaiciclisti

ABBASSARE LIMITE A 30 KM/H E’ MISURA A COSTO ZERO CHE FA BENE ALLE CITTA’

“Portare il limite massimo di velocità  urbano a 30 km/h, eccetto su alcune arterie di scorrimento, è una misura di buonsenso, che produrrebbe sugli spostamenti medi in città  tempi di percorrenza impercettibilmente maggiori, ma potrebbe evitare incidenti e salvare delle vite.”

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che aderisce alla manifestazione di venerdì prossimo ‘Ora basta morti in strada’, promossa dal movimento #salvaiciclisti dopo la morte della giovanissima Altea, la ragazza di Lodi travolta sulla sua bicicletta da un Suv ad altissima velocita’.

“Continuerò a portare avanti con convinzione il mio disegno di legge a sostegno della sicurezza dei ciclisti, che prevede tra l’altro appunto questa modifica al codice della strada: in assenza di piste ciclabili le auto in città  devono procedere a 30 km/h, velocità  che incrementa il livello di sicurezza e consente anche un risparmio di carburante.

Comunque gli amministratori locali possono già  da subito dare un importante segno di attenzione alla mobilità  su due ruote, abbassando dove ritengono opportuno il limite di velocità : è una misura a costo zero, ma che contribuirebbe a rendere i centri urbani più sicuri e meno inquinati.”

Ponte Messina: opera pubblico numero uno è messa in sicurezza territorio

“L’Italia, sfortunatamente ce lo ricordano nuovamente i morti e i danni ingenti di queste ultime ore, ha bisogno di una manutenzione a tappeto del territorio, per restituirgli quell’adeguata capacità  di resistenza ai fenomeni atmosferici che è stata fiaccata da una pianificazione sbagliata o spesso inesistente. Questa è l’opera pubblica in cima alla lista delle priorità , parlare ancora del Ponte sullo Stretto è semplicemente lunare rispetto alle esigenze di milioni di cittadini.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, intervenuti oggi al Convegno delle associazioni ambientaliste sul Ponte di Messina.
“Tenere in vita per altri due anni il carrozzone del Ponte sullo Stretto – continuano i senatori ecodem –  è un chiaro accanimento terapeutico,  che graverà  ancora sulle spalle degli italiani. Sebbene si agiti il fantomatico interessamento di investitori cinesi il progetto del Ponte è semplicemente insostenibile dal punto di vista economico, perché  8,5 miliardi per la sua costruzione, più del doppio di quello con cui il General Contractor Eurolink ha vinto la gara, e un utilizzo della struttura che si aggirerebbe attorno all’11% della capacità  complessiva, sono numeri che confermano ogni oltre ragionevole dubbio l’insensatezza del progetto. Si utilizzino questi fondi piuttosto, come impone il buonsenso,  per la messa in sicurezza del territorio.
“Il Governo Monti – concludono Della Seta e Ferrante – dimostri lo stesso rigore applicato per altre situazioni, e torni sulla sua decisione chiudendo, una volta per tutte, la vicenda del Ponte sullo Stretto:renderà  un buon servizio alle casse dello Stato e ai cittadini, oltre che all’Europa, che del Ponte non sa che farsene.” 

Tossicodipendenze: Agenzia capitolina altro fallimento di Alemanno

“La giunta Alemanno ha inanellato una lunga sfilza di fallimenti, spesso conditi da gestioni clientelari. Non fa eccezione ciò che è successo con l’Agenzia capitolina sulle Tossicodipendenze, che oltre ad aver escluso realtà  consolidate ed efficienti del territorio romano, ha mostrato quanto sia sbagliato e pericolosa l’approccio che tende all’esclusione di coloro che sono tossicodipendenti”.
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che questa mattina ha partecipato in Senato al convegno “Il fenomeno del consumo di droghe e delle dipendenze. La proposta del Partito Democratico”.
“Della gestione dell’Agenzia capitolina sulle Tossicodipendenze – continua Ferrante –  ho interessato con interrogazioni parlamentari anche i ministri competenti, in un’operazione di necessaria trasparenza che affianca quella che sta avendo corso in tribunale in seguito ai numerosi ricorsi presentati dalle associazioni escluse. E’ rimasto purtroppo solo sullo sfondo nel corso di questi ultimi anni con la giunta Alemanno la problematica complessa del fenomeno della tossicodipendenza nella città  di Roma, dove  dall’inizio degli anni 80 si è consolidata una rete di assistenza, e dove il principio, che può essere scomodo e impopolare ma che è la traduzione della realtà , della riduzione del danno ha permesso una gestione accettabile del fenomeno della tossicodipendenza a Roma.
 Per il futuro della città  occorre che chi si candida a guidarla si interroghi anche sulle politiche per la tossicodipendenza, specie per rimediare ai danni causati in questi anni di malgoverno cittadino”.
“E per questo – conclude Ferrante – è sicuramente giusta la proposta del presidente del Pd di Roma Eugenio Patanè che dal convegno di oggi si è impegnato a sciogliere l’Agenzia che tanti danni ha fatto non appena il centrosinistra tornerà  al governo della città  di Roma”.

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