“Sovraffollamento causa drammi intollerabili di cui i suicidi sono punta icerbeg”.
“Il suicidio del ragazzo 26enne, detenuto nel penitenziario milanese di Opera, ripropone la drammaticità della situazione carceraria del nostro Paese, che è al di sotto della linea della dignità e della civiltà . Nelle carceri italiane ogni giorno si consuma un furto di giustizia, perché il sovraffollamento causa drammi intollerabili di cui i suicidi sono l’atroce punta dell’iceberg”. Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“I detenuti in Italia – prosegue Ferrante – sono circa 70mila, compressi in strutture carcerarie predisposte per ospitarne 45mila. Dunque ogni giorno si lede, per la mancanza di spazi, personale, assistenza, il diritto alla dignità dell’essere umano, che non può essere giustificato dal dovere di espiare la pena. Proprio oggi, in occasione della decima giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, dobbiamo registrare per l’ennesima volta che lo Stato è lontano proprio dove dovrebbe essere più vicino e attento, ovvero in carcere. Di questa drammatica assenza dello Stato, di carcere e civiltà parlerò, insieme a studiosi e associazioni, nel corso del convegno ‘Ergastolo e democrazia’ che si terrà in Senato il prossimo 2 ottobre” – conclude Ferrante.