“La modalità drammatica e cruenta del suicidio del detenuto nel carcere di Catania pone all’attenzione dell’opinione pubblica, per l’ennesima volta, le condizioni di disperazione e assoluta precarietà in cui versano le carceri italiane.
Attendiamo che il Governo, più volte sollecitato a rispondere della situazione carceraria italiana, si degni di venire in Parlamento a esporre, se ne è in possesso, le proposte e i piani per contenere una situazione ormai di fatto esplosiva “
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“La drammatica cifra di 38 suicidi – continua Ferrante – da la misura del fallimento di questo governo sulle politiche carcerarie e detentive, che sono state abbandonate a favore di un demagogia che propone semplicemente più strutture carcerarie, mentre nulla in termini di provvedimenti mirati come la riduzione del numero di persone in custodia cautelare o di revisione dei meccanismi di obbligatorieta’ della carcerazione preventiva, estendendo l’applicazione degli arresti domiciliari, è stato avanzato.
Sarà una lunga estate calda nelle carceri italiane sovraffollate, ma il Governo assiste inerte a questa strage silenziosa, abbandonando i detenuti al loro destino e dimenticandosi delle logoranti condizioni di lavoro in cui versano le guardie penitenziarie.”