“In carcere e di carcere si continua purtroppo a morire. Mentre la tragica
contabilità di morti sospette e suicidi continua ad aggiornarsi, agli
incessanti appelli e denunce sulla situazione insostenibile che giungono
dalle associazioni, dai sindacati della polizia penitenziaria e dal
Parlamento, il Governo non risponde. Al Governo Berlusconi, che sulla
sicurezza ha fatto una propaganda tanto incessante quanto illusoria, è
palesemente sfuggito di mano il controllo della situazione carceraria del
Paese.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante
“La morte del cittadino tunisino nel penitenziario di Pisa, la
centoventunesima dall’inizio dell’anno e in merito alla quale presenterò
l’ennesima interrogazione parlamentare – assicura Ferrante – e lo sventato
suicidio nel carcere di La Spezia, sono purtroppo notizie di un tragico
bollettino giornaliero, che probabilmente il ministro Alfano e il
Presidente del Consiglio Berlusconi, impegnati in altri affari sulla
giustizia, non leggono nemmeno.
Migliaia di agenti penitenziari ogni giorno affrontano una situazione
drammatica, causata essenzialmente da un sovraffollamento carcerario
indegno di un Paese civile”.
“In nome del rispetto dei più elementari diritti umani e civili – conclude
Ferrante – ci chiediamo quando e come questo Governo, che accoglie con
tutti gli onori un dittatore che quei diritti li calpesta da decenni, vorrà
affrontare seriamente una situazione ormai prossima al collasso”.