“Il governo in agonia vuole seppellire anche lo sviluppo. Tremonti infatti vuole lasciare terra bruciata dietro di sé, ed esclude dalla legge di stabilità per il 2011 il credito di imposta del 55% per gli interventi di miglioramento energetico delle abitazioni.
Il Pd fa appello alle forze sociali – imprese edili, artigiani,
Confindustria e associazioni ambientaliste – perché facciano sentire le proprie voci e impediscano la cancellazione di una misura che in quattro anni ha dato più lavoro della Fiat, ha fatto guadagnare incassi immediati al fisco e ha reso un po’ più moderne ed efficienti le case degli italiani”.Lo dichiarano i senatori del Partito democratico Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Le 843mila domande presentate per accedere al credito d’imposta hanno generato ben 150mila nuovi posti di lavoro nel settore della green economy, con un volume di 11,1 miliardi di euro di investimenti in ristrutturazioni ed isolamento di edifici.
Dalle fonti rinnovabili alla domotica, dagli infissi ai materiali avanzati – aggiungono i senatori ecodem – sono state le piccole e medie imprese a giovarsi dell’incentivazione al risparmio energetico, la vera misura anticiclica in questi anni di recessione.Proprio in questi giorni l’associazione degli Ecologisti Democratici si sta mobilitando in tutto il Paese a difesa del 55%, ed è necessario che questa protesta cresca e impedisca il pericoloso colpo di coda del Governo Berlusconi”.
“E’ gravissimo – concludono Ferrante e Della Seta – che un governo oramai allo sbando affossi, prima di andarsene, la green economy e migliaia di piccole imprese commerciali e artigiane”.à€€