“Basta con lo sfruttamento degli animali e basta con le mostre itineranti che li utilizzano come attrattive, costringendoli a vivere reclusi in condizioni indegne. Un circo denominato Victor, che nulla ha a che vedere con l’antica tradizione circense, continua a girare l’Italia facendosi beffa delle gravi e circostanziate denunce a carico del titolare. E’ assolutamente necessario incrementare e modificare i controlli, perché quelli fin qui effettuati da parte delle autorità competenti – prefetture e Asl – sono insufficienti.” – lo dichiara il sen. Francesco Ferrante(Pd), preannunciando in merito un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Ambiente e della Salute.
“Nel circo Victor – continua l’esponente ecodem – gli animali non eseguono specifici numeri, ma vengono semplicemente mostrati. Nonostante le evidenti violazioni della normativa sul benessere animale, come ad esempio le gabbie piombate e buie, i titolari di questo cosiddetto ‘spettacolo’ si fanno beffe di ordinanze e sequestri e continuano a girare l’Italia indisturbati . In modo particolare, nessuna attenzione è stata rivolta alle prescrizioni della Commissione Scientifica Cites come si evince dai verbali di ispezione emessi dal Cfs e ottenuti dalla Lav, né sono menzionati i ‘criteri’ e specificato se siano rispettati o meno. Lo stesso circo – ricorda Ferrante – è stato anche protagonista di un servizio della trasmissione ‘Striscia la notizia’ che ha mostrato in maniera inequivocabile al pubblico la crudeltà con cui vengono trattati gli animali di varie specie e dimensioni, ma nonostante i ripetuti controlli e la dubbia fama il circo continua a girare le città italiane.”
“Bisogna intervenire immediatamente su questo fatto specifico e più in generale chiedo ai ministri competenti se non sia opportuno trasferire alla Commissione scientifica CITES la competenza a rilasciare l’idoneità ai circhi ed alle mostre viaggianti, provvedendo alla creazione di un’anagrafe nazionale per le strutture che operano nel territorio italiano, al di là degli obblighi comunitari comunque disattesi, e predisponendo delle verifiche periodiche da affidare alle autorità competenti, che – conclude Ferrante – prevedano la revoca dell’autorizzazione all’esercizio in caso di mancato rispetto dei criteri previsti.”