Aeroporto Fiumicino: abbattimento 1000 alberi preannuncia mega operazione speculativa

L’abbattimento di  mille alberi a pochi metri dalla Riserva statale del litorale romano, dove ricade l’aeroporto di Fiumicino, pare essere la prima mossa  sulla strada della cementificazione dei 1300 ettari di agro romano da parte di Adr, che forse vuole anticipare i tempi del faraonico progetto di raddoppio di Fiumicino, a spese dell’ambiente e della tutela della salute”.
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che hanno presentato un’interrogazione parlamentare  in merito all’abbattimento radicale di un migliaio di eucalipti frangivento sul litorale romano, in una zona agricola al confine con l’aeroporto di Fiumicino.
“Oltre ai supposti vantaggi per il sistema aeroportuale – aggiungono i senatori –  occorre ricordare quali saranno le ricadute in termini di nuove cubature che il progetto di raddoppio di Fiumicino porterà  con sé: su 1.300 ettari di nuovo aeroporto, l’8,2 dovrà  essere destinato ad hotel, uffici, centri congressi e negozi, per circa 1.066.000 metri quadri di nuovo cemento e mattoni. La gran parte di queste strutture ricadranno sui mille ettari di  proprietà  di un  unico soggetto privato, ovvero Benetton. Se gli eucalipti costituivano effettivamente un pericolo al traffico aereo sarebbe stato sufficiente potarli, salvaguardando così migliaia di kg di legno vivente che trattiene il carbonio atmosferico e la loro funzione di protezione delle colture dal forte vento”.
“Ci chiediamo se questo disboscamento selvaggio sia stato eseguito con tutte le necessarie autorizzazioni, o sia stato invece –  concludono gli esponenti del Pd –  un atto d’imperio di chi sta puntando su un progetto fortemente speculativo, e la cui utilità  per Roma e l’Italia è ancora tutta da dimostrare, perché il terzo aeroporto più trafficato del mondo, Heathrow a Londra, ha come Fiumicino 3 piste e smaltisce annualmente più di 68 milioni di passeggeri, ovvero il doppio dello scalo romano.”