IL COMBINATO DISPOSTO DEI DDL GASPARRI-QUAGLIARELLO E ALFANO SULLE INTERCETTAZIONI DAREBBE VIA LIBERA ALLE ECOMAFIE
“L’appello di Saviano su Repubblica affinchè venga ritirato il ddl Gasparri-Quagliarello sul processo breve sta raccogliendo migliaia di adesioni, in maniera convinta anche dal mondo ambientalista, che sa bene quali effetti catastrofici scaturirebbero con questa legge ‘ammazza-processi’. Anch’io ovviamente aderisco all’appello, perché il combinato disposto di questa legge iniqua e pericolosa con il ddl Alfano sulle intercettazioni sarebbe per i reati ambientali un vero e proprio ‘tana libera tutti’, dagli effetti disastrosi per il nostro Paese.” – lo dichiara il sen. Francesco Ferrante, esponente ecodem.
“Che il sistema giudiziario in Italia presenti delle gravi storture – continua Ferrante – non sfugge a nessuno, ma la scappatoia proposta da questa legge è la soluzione più sbagliata, perché non mette in condizione il sistema giudiziario di essere più efficiente e perché, con un colpo di spugna toglie la speranza di chi da anni attende giustizia. Con la prescrizione breve rischiano di saltare molti dei processi già avviati per reati ambientali: da quello a Taranto per la diossina all’Ilva a quello per l’inquinamento chimico della Valle del Sacco, ai procedimenti sull’affare Eternit, che vedono coinvolte quasi tremila persone.”
“Se a questo inquietante scenario aggiungiamo che, con il ddl sulle intercettazioni, si esclude il traffico di rifiuti dalla lista dei reati per i quali è concesso l’uso delle intercettazioni è facilmente comprensibile quali effetti devastanti si avranno se lasceremo strada libera e impunità assicurata a chi, col business del traffico e dello smaltimento illegale dei rifiuti avvelena l’aria, contamina le falde acquifere, inquina i fiumi e le coltivazioni agricole.” – conclude Ferrante.