“Speriamo che si arrivi ad un risultato pieno e soddisfacente, sono rimasti 3 giorni”.
“Il rischio che anche la conferenza di Doha segni un passo falso per la diplomazia internazionale proprio nel momento in cui, al contrario, nel mondo crescono le iniziative positive sulla green economy, è sempre più alto. Nei prossimi tre giorni si cercherà di scongiurare questo gravissimo rischio, a condizione che almeno si arrivi alla firma del cosiddetto trattato Kyoto 2, e che questo preveda impegni concreti sino al 2020 almeno per l’Europa e per un piccolo gruppo di volenterosi”. Lo dice il senatore Francesco Ferrante, responsabile energia e politiche relative ai cambiamenti climatici per il Pd, che in questi giorni è a Doha per la Conferenza Onu sul clima.
“L’augurio e la speranza – prosegue Francesco Ferrante – non possono che andare nella direzione di un risultato pieno e soddisfacente, ma non si può non sottolineare quanto sia netto lo scarto tra i roboanti discorsi e la realtà . Il video di apertura della conferenza sarebbe stato apprezzabile se prodotto da una qualsiasi associazione ambientalista a fini educativi, ma diventa urticante se si pensa che chi lo produce è quella stessa Organizzazione delle Nazioni Unite che non riesce a trovare quell’accordo che la scienza ritiene invece sempre più urgente”.