Edilizia: no a disastro Scia, si a ecoincentivi

L’edilizia ha bisogno di qualità  non di eliminare le regole.
 

“L’hanno chiamata semplificazione. In realtà  era una deregulation  edilizia
fatta per ridurre garanzie e  controlli: ma fatta talmente male che il
risultato è una totale incertezza sulle regole per migliaia di imprese e
per tutti i cittadini”.
Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, senatori del Partito democratico,
commentano così il caos normativo seguito  all’introduzione della Scia, la
segnalazione certificata di inizio attività  introdotta alcuni mesi fa e in
base alla quale è possibile avviare ogni genere di ristrutturazione
edilizia senza nemmeno aspettare il silenzio assenso da parte del comune.
“L’Italia – aggiungono gli esponenti ecodem – è un paese dove si costruisce
in modo anarchico e senza qualità . Questo rende gli italiani sempre più
insicuri, come dimostrano gli innumerevoli casi di insediamenti più o meno
abusivi, realizzati in aree a rischio idrogeologico, sismico e vulcanico.
Servono non meno regole ma norme più semplici e soprattutto certe, anche
nell’interresse dell’industria edilizia”.
“Per esempio  servirebbe spingere il miglioramento della qualità  energetica
degli edifici: peccato – concludono gli esponenti del P –  che il governo
della Scia è lo stesso che cancella gli ecoincentivi alle ristrutturazioni
edilizie introdotte dal Governo Prodi e grazie ai quali in Italia sono
stati aperti 800mila cantieri in quattro anni”.