“Gli italiani hanno atteso mesi un ministro dello Sviluppo economico, ma
alla luce del decreto firmato oggi da Romani possiamo ben dire che la
montagna ha partorito il topolino. Le misure di incentivazione ripropongono
scelte deludenti già fatte, un fritto misto di legge mancia e provvedimenti
a pioggia, che non è il volano che serve alla nostra economia e che non
andrà incontro alle esigenze dei cittadini”. Lo dichiara il senatore
Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai
cambiamenti climatici.
“Oggi – sottolinea Ferrante – il governo tedesco ha alzato le stime sulla
crescita economica del paese per il 2010 e il 2011, mentre per colpa del
Governo Berlusconi e la politica del ‘meglio che niente’ il nostro Paese
rimane impantanato nella crisi.
“Due, fra le altre, erano le misure concrete e realizzabili che il ministro
Romani avrebbe dovuto annunciare: la proroga delle detrazioni fiscali del
55 per cento a sostegno degli interventi di riqualificazione energetica,
una boccata d’ossigeno per le imprese e l’economia, in considerazione dei
591.800 interventi effettuati, per investimenti pari a 12 miliardi dal 2007
al 2009.
E poi – aggiunge Ferrante – ‘Industria 2015’ ,il programma di
incentivazione per progetti di innovazione industriale inspiegabilmente
fermo: molte imprese, soprattutto le più piccole, sono in difficoltà ,
perchè hanno già iniziato a investire ma i rimborsi si sono persi nei
meandri della burocrazia.”
“Pessimo esordio quello del ministro Romani, ma a rimetterci – conclude
Ferrante – saranno ancora le imprese e i cittadini italiani”.