“Il Presidente dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas Ortis ha
ottimamente illustrato, con la relazione annuale sullo stato dei servizi e
sull’attività svolta, la situazione energetica italiana. Tuttavia le
preoccupazioni in merito ad un aumento sino al 20% delle bollette per via
dei meccanismi d’incentivazione alle energie rinnovabili paiono eccessive”.
Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per le politiche
per i cambiamenti climatici del Pd.
“Nell’ultimo periodo è vero che la somma degli incentivi a favore delle
energie rinnovabili è molto aumentata, ma ciò è dovuto ad un fatto
positivo, innanzitutto il boom del fotovoltaico e dei suoi 1300MW
installati.
D’altra parte – aggiunge Ferrante – proprio per questo, giustamente, nel
nuovo conto energia sono previsti diminuzioni significative degli incentivi
al fotovoltaico sino al 30%.
Gli incentivi possono e devono diminuire mano a mano che la tecnologia
riduce i costi, ma è necessario dare un quadro certo a cittadini e imprese
sino al 2020.
E’ da considerare peraltro che tutti gli altri Paesi europei che hanno
puntato convintamente sulle rinnovabili hanno adottato meccanismi di
incentivazione che vengono sostenuti dalle bollette elettriche: in
Germania, ad esempio, imprese e cittadini sostengono i costi nell’ordine di
circa 5 miliardi di euro l’anno delle rinnovabili da tempo e in misura
maggiore rispetto all’Italia”.
“Il risultato – conclude Ferrante – sono ben 300mila lavoratori tedeschi
impiegati nel settore, nella consapevolezza che i benefici per il sistema
paese sono molto superiori ai costi sostenuti”.