G20, fondi cooperazione italiani spariti. Grazie a Berlusconi pessima figura dell’Italia

“Berlusconi, lo sappiamo, ha l’abitudine di promettere e non mantenere.
In  Italia,  grazie  a  buona  parte dei mezzi di comunicazione, questa sua
cattiva  abitudine  non  viene  denunciata a sufficienza. Ma da domani, con
l’inizio  del  G8  e del G20 l’Italia farà  i conti a livello planetario con
le  false promesse del Premier, come quelle pronunciate l’anno scorso al G8
abruzzese,  quando  Berlusconi  annunciava  il  varo del fondo “Aquila Food
Security Initiative” (20 miliardi di dollari in tre anni contro la fame). O
come  a   dicembre del 2009, durante la Conferenza di Copenhagen, quando il
Premier  aveva  annunciato  lo  stanziamento a sostegno dei Paesi in via di
sviluppo  di  200  milioni  di  euro  l’anno  per tre anni, nell’ambito del
pacchetto  clima.  In  entrambi  i  casi il solito trucco dell’illusionista
Berlusconi, perché nessuno di tali impegni è stato mantenuto”.
Lo  dichiara  il senatore Francesco Ferrante, responsabile per le politiche
per  i  cambiamenti  climatici  del  Pd,  che  sul  tema  ha presentato due
emendamenti alla manovra finanziaria in discussione.
“C’è  chi,  invece  –  precisa Ferrante – come Stati Uniti e Inghilterra, i
suoi aiuti li ha addirittura aumentati, per una precisa questione di scelte
politiche ed economiche. Il governo italiano ha semplicemente scelto di non
dare.
“Auguriamoci  che  nessuno  del  governo  voglia giustificare questi tagli,
imputandoli  a  una  crisi economica che ha colpito indistintamente tutti i
Paesi  sviluppati,  perché  i  fondi  alla  cooperazione  non  sono solo un
elementare  dovere  di solidarietà , ma – conclude Ferrante –  sono anche un
propellente   per   l’economia   e  un  deterrente  per  la  criminalità   e
l’emigrazione di massa”.