“Quello del giovane Abellativ Sirage Eddine è incredibilmente il quinto suicidio in carcere nei soli primi 14 giorni del 2010. Il fenomeno ha ormai assunto le dimensioni di una strage silenziosa, una morte ogni tre giorni. E’ necessario che il governo intervenga immediatamente per migliorare le condizioni di vita nei penitenziari, certo senza aspettare il piano carceri pomposamente varato ieri, visto che ci vorranno con tutta probabilità anni per attuarlo”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“E’ necessario – prosegue Ferrante – che il governo intervenga immediatamente per rendere più umane le condizioni della vita quotidiana nei penitenziari, senza aspettare di costruirne altre. Occorre disafollare le carceri attraverso il ricorso, quando possibile, alle pene alternative, che vanno finanziate, e garantendo a chi sta scontando la pena un adeguato sostegno psicologico. Come avevamo chiesto ben prima che avvenisse questo ennesimo suicidio, vorremmo che il presidente del Consiglio venisse al più presto in Parlamento a riferire sulla reale consistenza del fenomeno delle morti nelle carceri e nei Cie, in modo che possano essere distinti i suicidi dalle morti naturali e dalle morti per cause sospette”.