“E’ veramente assurdo che una persona come Giuseppe Arnone sia costretta a
ricorre ai tribunali giudiziari per vedere riconosciuti i propri diritti, la
propria iscrizione al partito democratico e la possibilità di partecipare da
candidato alle Primarie del 25 ottobre” Questo il commento degli esponenti
nazionali Ecodem Ermete Realacci, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.
“Giuseppe Arnone – continua il comunicato stampa congiunto – è noto in tutta
Italia per le sue battaglie per la legalità , contro la mafia e l’abusivismo,
battaglie quanto mai attuali che da anni ha deciso ormai di portare avanti
dentro il Partito Democratico. Battaglie premiate anche dal consenso
elettorale, visto che nella sua città è regolarmente l’esponente politico di
centrosinistra più votato. Dovrebbe quindi essere considerato un valore
aggiunto nella difficile sfida politica siciliana dove il centrodestra
governa praticamente ovunque”.
“Invece con oscure procedure gli si toglie la tessera evitando addirittura
di riunire la commissione regionale di garanzia che potrebbe esaminare il
più che giustificato ricorso, costringendo così Giuseppe Arnone a ricorrere
al tribunale civile che, confidiamo, nelle prossime ore gli restituirà ciò
che gli è stato tolto ingiustamente: la tessera del nostro partito”.
“Si tratta di una vicenda grave – conclude la nota -; un errore frutto di un
cattivo uso della politica ancora troppo diffuso soprattutto nelle regioni
meridionali e che dovrebbe essere estraneo al Pd. Ci vuole più trasparenza,
le Primarie del 25 ottobre con la grande partecipazione popolare che
aspettiamo si incaricheranno di far entrare tanta aria pulita nelle stanze
della politica. In un partito trasparente, e che fa della lotta contro ogni
illegalità e la criminalità organizzata il suo valore fondante – non può non
esserci spazio per una persona come Giuseppe Arnone”.