“L’accordo tra governo e Regioni sul ‘piano casa’ presenta indirizzi positivi, sia sul piano istituzionale sia rispetto ai contenuti espressi, che devono però essere applicati con responsabilità ”: questo il commento congiunto di Fabrizio Vigni e Francesco Ferrante, rispettivamente presidente e membro dell’esecutivo nazionale degli Ecologisti Democratici.
“Esprimiamo quindi soddisfazione per l’accordo raggiunto che può rappresentare un volano di sviluppo economico e sociale. E però necessario che le Regioni lo applichino valutando gli interventi necessari ed evitando quei condoni, quegli abusi e quegli scempi ambientali presenti nel testo originario ideato da Silvio Berlusconi”.
“E’ necessario sottolineare – continuano gli Ecodem – che questo accordo ha infatti evitato il blitz, ideato dal Presidente del Consiglio, che avrebbe voluto espropriare le Regioni delle loro prerogative costituzionali promuovendo e legalizzando interventi che avrebbero provocato scempi drammatici su tutto il territorio nazionale. Ci riferiamo innanzitutto alla proposta originaria del governo che avrebbe voluto permettere ampliamenti anche in deroga ai piani regolatori, una deroga che grazie alla reazione dell’opposizione e al lavoro delle Regioni è oggi sparita dal provvedimento”.
“I nuovi principi delineati vanno invece nella direzione giusta, anche se inevitabilmente un accordo quadro presenta delle maglie larghe su cui si dovrà esercitare un’attenta sorveglianza e sul quale gli Ecodem apriranno un confronto in ogni territorio. Ad esempio sarebbe necessario che anche l’ampliamento del 20 per cento fosse vincolato dalle leggi regionali alla riqualificazione energetica così come è previsto per la possibilità di ampliamento del 35 in caso di demolizione e ricostruzione. E’ inoltre preoccupante la possibilità , lasciata alle singole Rregioni, di aumentare quel 20 per cento. Evidentemente sarà poi decisivo verificare, regione per regione, quali saranno le aree su cui sarà davvero possibile realizzare tali interventi”.