Auto: bene l’intesa Ue su Co2, male il governo italiano

Ecodem: “Poche sanzioni, la nostra industria all’avanguardia non avrà  benefici”

“L’accordo raggiunto a livello europeo sulle emissioni di Co2 nel settore auto va salutato con soddisfazione soprattutto perché fissa un obiettivo ambizioso rispetto all’anno 2020 (95 grammi per chilometro) e rappresenta un provvedimento che si integra pienamente con il pacchetto clima ’20 – 20 – 20’ “. Francesco Ferrante, dell’esecutivo nazionale dell’Associazione Ecologisti Democratici, commenta i risultati del negoziato per la riduzione dei gas nocivi.
 

“Anche il target intermedio al 2012 (120 grammi per chilometro) è condivisibile dal momento che attualmente la media è 159 grammi. Ha ragione Guido Sacconi, l’europarlamentare del Pd relatore del provvedimento, quando afferma che le sanzioni previste non vanno considerate come tasse o multe che peserebbero sui costruttori ma piuttosto come incentivi a investire nel settore”.
 

“Ed è proprio in questa direzione – continua Francesco Ferrante – che si sarebbe potuto fare di più costruendo un sistema sanzionatorio nella fase di transizione più stringente. In questo modo tra l’altro sarebbero state favorite in Europa le industrie automobilistiche più avanzate nella riduzione delle emissioni e quindi le imprese italiane che sono all’avanguardia nel settore”.
 

“L’atteggiamento del governo italiano – conclude l’esponente Ecodem – su questo fondamentale provvedimento si è dimostrato distratto e pronto soltanto a mettere in discussione il pacchetto clima Ue. Ci ha fatto perdere un’altra occasione per rendere ancora più efficace questo regolamento sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista del sostegno all’innovazione tecnologica”.