PATTO DEL PARTITO DEMOCRATICO
CON AGRICOLTORI, AMBIENTALISTI E CACCIATORI
FERRANTE:
“INSIEME PER SUPERARE I CONFLITTI E RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI COMUNI”
“Il clima positivo della riunione, che si è svolta a Roma presso il Partito Democratico mercoledì 2 aprile, e le proposte condivise in quella sede hanno permesso di confrontare le idee e i progetti dei differenti attori, trovando intese costruttive per futuro prevedendo anche incontri post elezioni per dare continuità agli impegni presi”.
Così, il sen Francesco Ferrante sull’incontro che si è svolto ieri a Roma tra gli esponenti ambientalisti del Partito Democratico (oltre a Ferrante, Roberto Della Seta, responsabile Ambiente Pd e l’on Ermete Realacci) e i responsabili delle associazioni venatorie Federazione Italiana della Caccia (Franco Timo e Gianluca Dall’Olio), Arcicaccia (Osvaldo Veneziano, Marco Ciarafoni e Massimo Logi), e ANUU (Francesco Cerro), che ha visto la partecipazione anche del Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Guido Tampieri, dei responsabili dei settori Parchi e Fauna delle associazioni ambientaliste Legambiente, WWF e Lipu e delle associazioni degli agricoltori Coldiretti, Cia e Confagricoltura.
“Il documento del Partito Democratico presentato durante l’incontro – ha dichiarato Ferrante – vuole coinvolgere ambientalisti, agricoltori, cacciatori, operatori forestali e tecnici faunisti italiani perché concorrano a una rinnovata e condivisa attenzione alla costruzione della corretta gestione delle risorse naturali e faunistiche, nella consapevolezza del loro enorme valore in termini ecologici, economici e sociali e della loro limitatezza. Per questo, il Pd ritiene fondamentale impegnarsi nella prossima legislatura, in una strategia di conservazione e gestione delle risorse naturali e faunistiche che veda coinvolti, fin dall’inizio, tutti gli attori interessati. In questo quadro sarà fondamentale l’apporto dei cacciatori e delle loro associazioni”.
Il primo concreto obiettivo sarà l’approvazione di una specifica legge quadro sulla fauna in sintonia con la piena applicazione della vigente legge 157/92, ancor oggi ampiamente disattesa in larga parte d’Italia,; sì poi al sostegno culturale ed economico alle attività degli Enti di ricerca, promosse di concerto con gli enti responsabili della gestione, espressamente finalizzate alla gestione delle risorse naturali e faunistiche, con la immediata e positiva soluzione dell’annosa situazione di autonomia e certezza economica dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica.
Si anche al riconoscimento culturale ed economico del fondamentale ruolo svolto in Italia da agricoltori, allevatori ed operatori forestali, che esercitano attività in aree rurali e montane, per il mantenimento del patrimonio faunistico italiano (status giuridico: patrimonio indisponibile dello Stato), con la stesura e l’approvazione di una specifica legge quadro che vada oltre l’attuale sola previsione di indennizzo nel caso di danni causati da animali selvatici.