INTERROGAZIONE DEL SEN FERRANTE (PD)
AI MINISTRI DELL’AGRICOLTURA E DELL’INTERNO:
“AFFINCHE’ SIANO TUTELATE LE PRODUZIONI E GLI OPERATORI DEL SETTORE”
Il sen Francesco Ferrante, capogruppo del PD – Ulivo in commissione Ambiente, ha rivolto una interrogazione parlamentare ai ministri Amato e De Castro sull’allarme lanciato oggi dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, sugli effetti della criminalità nel settore agricolo.
Un agricoltore su tre ha subito e subisce gli effetti della criminalità , il cui giro d’affari nel settore e’ ormai pari a 15 miliardi di euro l’anno, praticamente un terzo della produzione lorda vendibile in agricoltura (45 miliardi di euro).
Molti produttori agricoli sono nelle mani della mafia, della camorra, della ‘ndrangheta, della sacra corona unita, ma anche preda di una malavita violenta e spregiudicata.
“Credo sia importante sapere – ha dichiarato Ferrante, se il ministro dell’Agricoltura sia a conoscenza di questi fatti mentre ritengo urgente chiedere al ministro degli Interni quali interventi intende mettere in campo affinché gli imprenditori e gli operatori agricoli siano messi in condizione di lavorare in piena serenità , garantendo anche l’adeguata tutela delle loro produzioni”.
Al primo posto, per numero di reati commessi, ci sono i furti di attrezzature e di mezzi agricoli, seguiti dal racket e, a debita distanza, dall’abigeato che si concentra soprattutto in alcune zone della Campania (in particolare allevamenti di bufale). Anche i furti di prodotti agricoli sono di poco meno frequenti dell’abigeato. Non mancano poi danneggiamenti alle colture e aggressioni nei confronti delle persone. Reati tipici dell’ avvertimento mafioso a chi si dimostra restio a cedere ai ricatti. Più distinti, fenomeni di usura e il pascolo abusivo. Grave anche il il fenomeno del ‘caporalato’, con lo sfruttamento, da parte della criminalità organizzata, soprattutto di extracomunitari, molti dei quali irregolari’. In espansione anche il fenomeno delle discariche abusive e il traffico illecito dei rifiuti. La criminalità impone anche i prezzi per i prodotti agricoli, esercita il controllo del mercato fondiario, compie furti di grano con devastazione dei campi coltivati, attiva commerci illegali e intromissioni nell’acquisto dei prodotti. In crescita anche il fenomeno della criminalità straniera (nigeriani, marocchini e albanesi soprattutto), che controlla la manodopera in nero in agricoltura, soprattutto per la raccolta del pomodoro.
“La legalità – ha concluso Ferrante – è elemento necessario e imprescindibile per uno sviluppo sano e reale delle imprese, fondamentale anche per la crescita dell’occupazione durevole e della qualità dei prodotti”.