ECONOMIA CIRCOLARE: Decreti End of waste a rilento

Pubblicato su La Nuova ecologia

Entro quest’anno si dovrebbe concludere l’iter del provvedimento sugli inerti. Ma per altre tipologie di scarto l’istruttoria non è stata nemmeno avviata. Gli ultimi aggiornamenti

Periodicamente, e con merito, La Nuova Ecologia propone un aggiornamento sullo stato della normativa cosiddetta End of waste (EoW). Una normativa fondamentale per l’economia circolare perché assegna le specifiche da rispettare affinché un determinato materiale possa uscire dal circuito dei rifiuti ed essere considerato a tutti gli effetti come una materia prima.

Purtroppo, si tratta di una normativa tormentata, su cui le nostre autorità competenti − il ministero dell’Ambiente anzitutto − hanno accumulato ritardi, anche assai gravi, e su cui persino per quei pochi decreti che sono stati già emanati il rischio, rimettendovi le mani, è di non dare certezze al sistema delle imprese che invece virtuosamente potrebbero investire in quei settori. È il caso dei pannolini (Pap, prodotti assorbenti per la persona) e degli pneumatici (Pfu, pneumatici fuori uso).

Almeno per i rifiuti inerti, invece, l’iter di aggiornamento si dovrebbe davvero raggiungere entro quest’anno. Al Mase assicurano, inoltre, che verranno considerati prioritariamente i seguenti regolamenti End of waste, alcuni dei quali previsti nel cronoprogramma di attuazione delle misure della Strategia nazionale per l’economia circolare: tessile (recupero di scarti di produzione e indumenti); membrane bituminose (membrane/guaine bituminose utilizzate in edilizia per l’impermeabilizzazione); spazzamento stradale (componente inerte non pericolosa); plastiche (rifiuti non pericolosi di plastica provenienti dalla raccolta differenziata di rifiuti da imballaggi, secondo la revisione del Dm 31 marzo 2020, n. 78); gomma vulcanizzata (derivante da pneumatici fuori uso).

Ma sono almeno altre sette le categorie di rifiuti, alcuni dei quali assai rilevanti, per cui l’istruttoria non è stata nemmeno avviata: oli alimentari esausti, vetroresina, digestato e fanghi di origine agroalimentare, fanghi contenenti bentonite provenienti dalle perforazioni, plastiche miste dal recupero chimico, ceneri da altoforno e residui da acciaieria, materassi.

Definizione

Come specificato sul sito del ministero l’End of waste – la cui traduzione in italiano è cessazione della qualifica di rifiuto – è il processo attraverso il quale un rifiuto cessa di essere tale per mezzo di procedure di recupero, acquisendo così lo status di prodotto. A livello comunitario la nozione è stata introdotta con la direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE). Nell’ordinamento italiano è ripresa nell’articolo 184-ter, comma 1 del D.lgs. n. 152/2006. 

Decreti end of waste approvati e pubblicati in gazzetta ufficiale 

  • 1 Combustibile solido secondario (Css) – pubblicato in gazzetta ufficiale il 14 marzo 2013 
  • 2 Conglomerato bituminoso (fresato d’asfalto) – pubblicato in gazzetta ufficiale il 18 giugno 2018 
  • 3 Prodotti assorbenti per la persona (Pap) – pubblicato in gazzetta ufficiale l’8 luglio 2019. Il 25 marzo 2024 decreto ministeriale per conclusione iter istruttorio Regolamento entro il 2024 
  • 4 Gomma riciclata da pneumatici fuori uso (Pfu) – pubblicato in gazzetta ufficiale il 21 luglio 2020
  • 5 Carta cartone – pubblicato in gazzetta ufficiale il 9 febbraio 2021 
  • 6 Rifiuti inerti da costruzione e demolizione e altri rifiuti inerti di origine minerale – pubblicato in gazzetta ufficiale il 24 ottobre 2022. Il 25 marzo 2024 decreto ministeriale per conclusione iter istruttorio Regolamento entro il 2024 

Stato di attuazione dei decreti End of waste 

Schemi di decreto predisposti

  • 1 Rifiuti in ingresso: vetro sanitario – materiale in uscita: scaglie di vetro. Trasmesso al Consiglio di Stato il 20 gennaio 2021. Espresso parere interlocutorio dal CdS il 10 marzo 22. Il 14 febbraio 2024 il CdS ha espresso un nuovo giudizio sfavorevole 
  • 2 Rifiuti inerti da spazzamento strade: materiale in uscita inerti per l’utilizzo nei leganti idraulici e come sottofondi. Trasmesso all’ufficio Legislativo il 4 febbraio 2021. In fase di modifica a seguito del parere del CdS e della Commissione Europea. Il 21 aprile 2024 terminata la consultazione sul Regolamento End of waste 
  • 3 Rifiuti in ingresso batterie e accumulatori – materiale in uscita: pastello di piombo. Trasmesso all’Ufficio Legislativo il 9 febbraio 2021. Espresso parere interlocutorio dal CdS il 10 marzo 2022. Il 25 marzo 2024 il ministero ha decretato che sarà possibile proseguire l’istruttoria 
  • 4 Rifiuti in ingresso membrane bituminose per la produzione di additivi destinati alle miscele bituminose. Il 25 marzo 2024 il ministero ha decretato che verrà considerato tra i prioritari il Regolamento End of waste “Membrane bituminose” 

Schemi di decreto per i quali è stato richiesto a Ispra e Iss un parere formale

  • 5 Rifiuti di gesso proveniente dalla demolizione del cartongesso – materiale in uscita: gesso da utilizzare nel settore delle costruzioni. Avviata la fase di istruttoria tecnica. Il 25 marzo 2024 il ministero ha decretato che sarà possibile proseguire l’istruttoria 
  • 6 Rifiuti scarti di plastiche miste proveniente dalle cartiere (pulper) – materiale in uscita: plastiche miste. Avviata la fase di istruttoria tecnica 

Schemi di decreto per i quali è stata condotta la consultazione 

  • 7 Rifiuti in ingresso: plastiche miste – materiale in uscita: poliolefine in granuli 
  • 8 Rifiuti tessili – materiale in uscita: fibre tessili. Il 25 marzo 2024 il ministero ha decretato che verrà considerato tra i prioritari il Regolamento End of waste “Rifiuti tessili” 

Programmazione

Decreti per i quali è in corso l’iter istruttorio 

  • 9 Rifiuti in ingresso: plastiche miste per la produzione di Sra (secondary reducing agent) da utilizzare nelle cariche di altoforno in sostituzione del carbon coke 
  • 10 Terre provenienti da attività di bonifica (bioremediation e soil washing) – materiale in uscita: terre e rocce 
  • 11 Rifiuti in ingresso: fanghi da Forsu – materiale in uscita: olii da utilizzare nel petrolchimico 

Decreti per i quali l’istruttoria deve essere avviata

  • 12 Rifiuti in ingresso: oli alimentari esausti – materiali in uscita: base per la produzione di biocarburanti o lubrificanti (Uco) 
  • 13 Rifiuti in vetroresina (barche, camper, ecc) – materiale in uscita: fibra di vetro 
  • 14 Rifiuti in ingresso digestato e da fanghi di origine agroalimentare per la produzione di Pha (poliidrossialcanoato), bioplastica 
  • 15 Rifiuti in ingresso: fanghi contenenti betonite provenienti dalle perforazioni per la produzione di bentonite e fanghi puliti 
  • 16 Rifiuti in ingresso: plastiche miste recupero chimico – materiale in uscita: basi per la produzione di biocarburanti 
  • 17 Rifiuti ceneri da altoforno e residui da acciaieria – materiale in uscita: inerti da utilizzare nel settore dell’edilizia 
  • 18 Rifiuti: materassi – materiale vario 

Disposizioni normative ad hoc per End of waste di altre tipologie di residui 

  • Materiali di dragaggio – Articolo 184-quater, Dlgs 152/2006 
  • La modifica normativa è intervenuta con la legge 9 novembre 2021, n. 156, che ha disposto (con l’art. 4, comma 6-quater) l’introduzione dei commi 5-bis e 5-ter all’art. 184-quater 
  • Materie prime secondarie (Mps) per l’edilizia – Articolo 13, comma 4-ter, Dl 91/2014 
  • Digestato equiparato – Articolo 3, comma 1, lettera o-bis), Dm 25 febbraio 2016 
  • Biometano – Articolo 24, comma 2, Dlgs 199/2021 

(Fonte: Elaborazione Eprcomunicazione su dati Mase) 

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