FINANZIARIA. FRANCESCO FERRANTE E EDO RONCHI (Pd):”VIA LIBERA A RIFORMA SISTEMA FONTI RINNOVABILI”

“Con l’approvazione definitiva della Finanziaria 2008 otteniamo un risultato importante per l’Italia perché sarà  possibile attuare una riforma strutturale del sistema di incentivazione delle fonti rinnovabili di energia”. Lo dichiarano i senatori del Pd-l’Ulivo Francesco Ferrante, Capogruppo in Commissione Ambiente, e Edo Ronchi, Vicepresidente della stessa Commissione.
“Si tratta di un grande merito, perché le norme da noi proposte – spiegano Ferrante e Ronchi – facilitano la diffusione di tali fonti e la connessione, l’acquisto e la trasmissione di elettricità  da fonti rinnovabili; rafforzano il coordinamento fra lo Stato e le Regioni; rendono più incisivo l’impegno delle Regioni, degli enti locali e delle imprese per lo sviluppo delle energie rinnovabili”.
“Sono norme – continuano – che riprendono i contenuti di un disegno di legge che era stato da noi presentato al Senato per segnare una svolta non più rinviabile del settore. A normativa vigente, infatti, cioè quella degli attuali certificati verdi, si sarebbe restati al 2012 molto lontani dall’obiettivo europeo del 25 % del consumo interno lordo di energia elettrica da coprire con fonti rinnovabili. Il nuovo sistema adotta per i piccoli impianti con potenza elettrica inferiore al megawatt un sistema ‘in conto energia’ con tariffe certe per 15 anni. Viene introdotto anche per gli impianti fino a 200 KW il meccanismo dello scambio sul posto che consente anche al singolo cittadino o piccolo produttore di cedere alla rete l’eccesso di energia rinnovabile prodotta a prezzo incentivato. La quota d’obbligo, cioè la quota di energia rinnovabile che i produttori di energia elettrica da fonti fossili devono acquistare, passa dallo 0,35% attuale allo 0,75% annuo per il periodo 2007 – 2012. Per gli impianti superiori al megawatt di potenza si introduce un nuovo sistema di certificati verdi graduati in maniera differenziata per le diverse fonti in modo da favorire lo sviluppo di tutte le fonti rinnovabili e prolungandone la durata a 15 anni”.
“Abbiamo lavorato seriamente – concludono Ferrante e Ronchi – per innescare un grande sviluppo di tali fonti anche in Italia così come è già  avvenuto in altri Paesi europei. I maggiori oneri sono ampiamente compensati dalla riduzione del consumo di fonti fossili e in particolare del petrolio, che ormai supera ampiamente i 90 dollari al barile, dalla riduzione delle emissioni di gas serra, nonché dai vantaggi occupazionali e tecnologici per il nostro Paese”.