“Già sappiamo come andrà a finire: le conseguenze dello sciopero degli autotrasportatori si fanno già sentire, con il blocco della circolazione delle merci deperibili, l’esaurimento dei carburanti, la morte per abbandono degli animali d’allevamento bloccati nei tir. Questa situazione insostenibile farà sì che il Governo torni a rivedere gli accordi concedendo un piccolo sconto agli autotrasportatori che così torneranno a lavorare. Di nuovo, come sempre, a guidare per lunghe giornate e nottate in condizioni niente affatto migliori”.
“Sarebbe ora invece di affrontare con serietà e completezza il problema dei trasporti in Italia. A partire dalle modalità , che vedono oggi il 90% degli spostamenti delle merci solo su strada a scapito del trasporto combinato su treni e navi, molto più sicuro e molto meno inquinante; ma soprattutto sarebbe urgente e necessario affrontare il tema della fiscalità , che se vuol essere sensata deve poter essere cambiata in modo da alleggerire il suo peso sui redditi e sulle imprese grazie ad uno spostamento della necessaria tassazione sui consumi e sull’energia”.