LA CULTURA AMBIENTALE DI FORZA ITALIA MOLTO LONTANA
PERSINO DALLE SCELTE OPERATE DA MERKEL E SARKOZY
“L’ambiente non può essere un argomento di nicchia, da tirar fuori al bisogno, da affrontare quando conviene. E non può essere affrontato nemmeno in maniera antiscientifica o populista. Rivendicare il proprio interesse per un tema oggi assai importante e imprescindibile per il benessere futuro vuol dire soprattutto affrontare con coraggio scelte anche difficili e a volte impopolari. E la Destra italiana farebbe bene ad abbandonare i miti e le credenze che ancora ama riproporre su temi come il nucleare o gli Ogm e ad imitare i suoi colleghi tedeschi e francesi, ben più coraggiosi e lungimiranti”.
“Che senso ha parlare di nuove centrali nucleari – ha aggiunto Ferrante – se anche negli Stati Uniti, dove i produttori sono tutti privati, non si inaugura un impianto dalla fine degli anni 70 e oggi in Europa, solo la Finlandia sta costruendo un nuovo reattore, tra mille intoppi e pesanti ritardi dovuti a problemi costruttivi e all’aumento dei costi? Perché non dichiarare apertamente che il costo di un kWh di elettricità da nucleare deve necessariamente comprendere anche la chiusura del ciclo del combustibile, lo smaltimento delle scorie e lo smantellamento delle centrali per essere considerato reale e competere sul mercato? Non c’è motivo utile inoltre per cercare di frenare le fonti rinnovabili: l’eolico per esempio, è una fonte energetica in forte espansione. Attualmente in Danimarca copre il 20% dell’energia prodotta, in Germania il 5% mentre in Spagna, l’8%. L’industria delle rinnovabili ha garantito negli ultimi anni circa 200 mila posti di lavoro proprio in Germania. Il modello tedesco inoltre prevede la graduale chiusura delle centrali nucleari e la riduzione dei sussidi pubblici al carbone. Su Ogm e biologico poi, forse non vale nemmeno la pena di ribattere: a voi la scelta. Se volete offrirvi come cavie per sperimentare gli effetti di una dieta a base di Ogm fate pure. Anzi, potreste essere utili alla causa, ma sui rischi per l’ambiente lasciate stare. O almeno, fatevi spiegare qualcosa dal Vostro alleato, l’ex ministro Alemanno…”