Dichiiarazione di Edo Ronchi e FRancesco Ferrante
La Commissione Bilancio ha approvato oggi pomeriggio l’articolo aggiuntivo 30 bis che attua una riforma del sistema di incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili, ha approvato l’articolo 30 ter che introduce norme per facilitare la diffusione di tali fonti, l’articolo 30 quater che facilita la connessione, l’acquisto e la trasmissione di elettricità da fonti rinnovabili e l’articolo 30 quinquies che rafforza il coordinamento fra lo Stato e le Regioni e rende più incisivo l’impegno delle Regioni dei Comuni ma anche delle imprese per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Si tratta di testi che riprendono analoghi contenuti di un’iniziativa legislativa che era stata da noi promossa al Senato per segnare una svolta non più rinviabile in tale settore.
A normativa vigente, quella degli attuali certificati verdi al 2012 si resterebbe, infatti, molto lontani dall’obiettivo europeo del 25 % del consumo interno lordo di energia elettrica da coprire con fonti rinnovabili.
Il nuovo sistema adotta per i piccoli impianti con potenza elettrica inferiore al megawatt un sistema “in conto energia “ con tariffe certe e per 15 anni. Viene introdotto anche per gli impianti fino a 200 KW il meccanismo dello scambio sul posto che consente anche al singolo cittadino o piccolo produttore di cedere alla rete l’eccesso di energia rinnovabile prodotta a prezzo incentivato.
La quota d’obbligo, cioè la quota di energia rinnovabile che i produttori di energia elettrica da fonti fossili devono acquistare, passa dallo 0,35% attuale allo 0,75% annuo per il periodo 2007 – 2012. Per gli impianti superiori al megawatt di potenza si introduce un nuovo sistema di certificati verdi graduati in maniera differenziata per le diverse fonti in modo da favorire lo sviluppo di tutte le fonti rinnovabili e prolungandone la durata a 15 anni.
Si tratta di una riforma decisiva che innescherà un grande sviluppo di tali fonti anche in Italia così come è già avvenuto in altri Paesi europei. I maggiori oneri per la forte crescita delle fonti rinnovabili sono ampiamente compensati dalla riduzione del consumo di fonti fossili e in particolare del petrolio che ormai supera i 90 dollari al barile, dai maggiori vantaggi ambientali in particolare dalla riduzione delle emissioni di gas serra e dai relativi costi che sono in aumento, nonché dai vantaggi occupazionali e tecnologici per il nostro Paese.