5 PER 1000: CHE FINE HANNO FATTO LE DONAZIONI INCASSATE DALLO STATO OLTRE UN ANNO FA?

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI FERRANTE E BOBBA (DL)

AL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

 “Che fine ha fatto il contributo destinato alle Ong e alle associazioni dai cittadini attraverso il 5 per mille dell’imposta sul reddito e incassati dallo Stato oltre un anno fa? Quanto tempo ancora dovranno aspettare le associazioni creditrici per ottenere quei fondi? Che iter avrà  il contributo del 2007?”
Sono queste le domande che i senatori della Margherita Francesco Ferrante e Luigi Bobba hanno rivolto oggi in una interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze, per sapere quando e come verrà  risolta l’assurda situazione che vede le associazioni e le fondazioni, le Onlus e le Ong creditrici nei confronti dello Stato che, a distanza di oltre un anno, non ha ancora provveduto a distribuire i contributi ottenuti attraverso il meccanismo del 5 per mille dell’imposta sul reddito del 2006.

 “Questo assurdo ritardo – si legge nell’interrogazione – rischia di produrre un effetto negativo sulle future donazioni. Quasi 16 milioni di cittadini hanno scelto di destinare quella quota alle organizzazioni che si occupano di ricerca, di volontariato, di assistenza e che, grazie a quel contributo, possono incentivare le proprie  attività  indispensabili per tutti”.
Moltissimi cittadini infatti, hanno scelto di destinare quella percentuale alla ricerca contro il cancro (700mila preferenze), molti alle Onlus, dall’Unicef (235.311), alle Acli (228.829), da Emergency alla Croce Rossa fino alla lotta alla sclerosi multipla o alla Lega del filo d’oro come ad altre organizzazioni di volontariato o di protezione ambientale.

 

“Bisogna risolvere al più presto questa situazione – continuano Ferrante e Bobba nell’interrogazione – quindi chiediamo al Ministro di conoscere i motivi di questo gravissimo ritardo e se non ritenga utile mettere in atto provvedimenti che in futuro evitino di riproporre una situazione paradossale quale quella alla quale stiamo assistendo oggi”.