CAVA DI LIPARI E LISTA UNESCO

“SODDISFAZIONE PER L’AZIONE DEL NOE.

NECESSARIO INTERVENIRE PER SALVARE AMBIENTE E TURISMO CONDANNATI DA INCURIA E ILLEGALITà€

“Giusto bloccare le attività  della cava di Lipari, forse riusciremo a non perdere il 41esimo sito italiano nella Lista dell’Unesco. Certo, è drammatico constatare che il Belpaese rischia di perdere punti grazie all’incuria e alla trascuratezza ma anche grazie alla miopia di chi dovrebbe essere interessato a proteggerlo e valorizzarlo, con scelte idonee lungimiranti e di ampio respiro”.
 

Il sen Francesco Ferrante commenta con soddisfazione l’intervento dei Carabinieri del Noe alle Isole Eolie per bloccare le attività  inquinanti della cava di pomice a Lipari, riferendosi all’intervista a Giovanni Puglisi, presidente della commissione valutazione siti Unisco per l’Italia, pubblicata sul Sole 24 ore di oggi, nella quale si delineava la retrocessione dell’Italia nella classifica dell’Unesco, con probabile sorpasso della Spagna, grazie proprio all’uscita dalla Lista delle isole Eolie.

 

Solo intervenendo con rapidità  e decisione sarà  possibile mantenere le Eolie tra i siti patrimonio dell’Umanità  e conservare così anche il primato del maggior numero di siti in lista – ha continuato Ferrante – Dal 2000 ad oggi infatti, la cava di pomice di Lipari aveva continuato l’attività , né sono stati previsti interventi di tutela del territorio. Ma quel che preoccupa ancora di più è che il giudizio dell’Unesco sull’Italia sembra essere complessivamente negativo proprio a causa di situazioni francamente assurde come questa e quella dell’ipotesi trivelle in Val di Noto.

Bene quindi l’intervento del Noe a Lipari per ripristinare l’ambiente di un sito pregiato e importante e la legalità  in una regione difficile. E’ necessario ridare slancio al Paese investendo proprio nella tutela dell’ambiente e nella valorizzazione  turistica del territorio”.