La Commissione Ambiente del Senato ha espresso parere favorevole ma con alcune osservazioni, sul DPEF. Ad annunciarlo è il suo relatore, Sen Francesco Ferrante, capogruppo dell’Ulivo nella stessa commissione.
“Questo documento – ha dichiarato Ferrante – qualifica esplicitamente la tutela dell’ambiente come componente essenziale di una strategia volta a rafforzare la competitività del paese e dichiara la sostenibilità come asse fondante delle politiche di sviluppo. Per combattere i cambiamenti climatici in atto indica poi la necessità di perseguire entro il 2020, come previsto dall’Unione europea, l’impegno di realizzare almeno il 20 per cento dei consumi di energia con fonti rinnovabili; aumentare del 20 per cento l’efficienza energetica rispetto alle proiezioni del 2020; ridurre del 20 per cento le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990”.
“Accanto a queste positive innovazioni però – ha continuato Ferrante – rimangono alcune indeterminatezze nelle scelte ambientali più importanti, quali quelle connesse al rispetto del Protocollo di Kyoto, che avrebbero potuto essere evitate attraverso la predisposizione di un vero e proprio “allegato ambientale”. Occorre poi – in considerazione dell’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica in misura pari a 98 milioni di tonnellate entro il 2012 – che il Governo predisponga il quadro particolareggiato della ripartizione della suddetta riduzione tra i diversi settori e delle misure finalizzate a realizzarla”.
Le altre osservazioni della Commissione riguardano la situazione di grande difficoltà in cui versa il personale del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e degli istituti dallo stesso vigilati, come ad esempio l’Icram, con il personale in gran parte precario, e la necessità di riproporre, in sede di definizione della manovra di finanza pubblica per il 2008, i provvedimenti per il risparmio energetico inclusi nella Finanziaria 2007.
“In questo quadro – ha sottolineato Ferrante – è poi indispensabile arrivare presto all’approvazione della legge delega Bersani sull’energia, all’interno della quale abbiamo inserito gli emendamenti che potranno finalmente far decollare le energie rinnovabili”.
“Infine – ha concluso Ferrante – si esprime preoccupazione per un programma di infrastrutture che sembra favorire di gran lunga nuove strade a scapito delle ferrovie e che trascura la mobilità sostenibile, pur più volte richiamata nel testo del DPEF: appare necessario che la localizzazione delle infrastrutture sul territorio, superando la normativa recata dalla legge obiettivo, torni nell’ambito della legislazione ordinaria anche al fine di assicurare la partecipazione e l’informazione dei cittadini, l’intesa delle istituzioni locali e l’attuazione di tutte le procedure necessarie alla tutela ambientale”.