La mietitrebbia della Forestale che ha distrutto il mais Ogm seminato illegalmente da Giorgio Fidenato in circa 100 metri quadri nel terreno in provincia di Udine, rappresenta plasticamente la vittoria della legalità e dello Stato di diritto sul tentativo di aggirare le regole in spregio delle ragioni della sicurezza ambientale e alimentare”.
Così Francesco Ferrante, esponente di Green Italia, commenta la distruzione del primo campo di mais Ogm coltivato illegalmente in Friuli per evitare il rischio di contaminazione.
“Quella di oggi è una buona notizia per le migliaia le aziende che puntano su un’agricoltura di qualità legata alle varietà delle coltivazioni, ai presidi delle biodiversità e dei territori. Infatti al di al di là dei rischi di carattere ambientale e sanitario legati all’uso degli OGM -continua l’esponente di Green Italia – la scelta degli organismi transgenici è in evidente contraddizione con la missione dell’Italia, che è legata alla qualità . Il futuro dell’agricoltura è legato al territorio, alle tipicità , alla tracciabilità dei prodotti e l’Italia vanta il primato europeo di produzioni di qualità e prodotti riconosciuti”.
“In Italia coltivazioni Ogm legali non avranno luogo, se ne facciano una ragione tutti coloro che per ragioni di convenienza o per un distorto concetto di progresso si stracceranno le vesti per l’opera meritoria della trebbiatrice della Forestale”.