“Gli smottamenti e le frane causate dalla pioggia caduta nelle ultime ore nelle Marche confermano la fragilità del territorio italiano, con l’82% dei comuni in situazioni a rischio e oltre la metà della popolazione che vive in aree soggette a frane ed alluvioni. Il dramma della persona morta per l’allagamento della strada che ne ha impedito il soccorso è l’ennesimo tragico tributo all’incuria del territorio e alla mancata prevenzione”.
Lo dichiarano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, candidati di Green Italia Verdi Europei alle elezioni europee.
“Lo Stato – continuano gli esponenti ecologisti – spende ben 2 miliardi di euro ogni anno per tamponare i danni dopo un incidente o l’ennesima emergenza maltempo. Negli ultimi 80 anni in Italia ci sono state 5.400 alluvioni e ben 11 mila frane, e occorre superare l’approccio emergenziale ai danni causati del maltempo, e approntare piuttosto un piano organico di interventi per la messa in sicurezza del territorio: dal contenimento delle frane, alla sistemazione delle pendici, alla regolazione di torrenti e corsi d’acqua, alla bonifica idraulica, al definitivo no ad ogni ipotesi di condono di immobili costruiti in zone a rischio. Per cominciare da subito a rendere più sicuro il nostro Paese, attivando un ciclo occupazionale positivo, occorre mettere mano ai 1,6 miliardi di euro già disponibili, e reperire nuove risorse per la riduzione del rischio idrogeologico, utilizzando i fondi europei e il fondo sviluppo e coesione del 2014-2020”.
“Occorre infine prevedere l’ esclusione degli investimenti per la prevenzione dal Patto di stabilità interno degli enti territoriali” – concludono gli esponenti di Green Italia Verdi Europei.