“Auguri all’Enel per i suoi primi 50 anni, che hanno coinciso con un pezzo di storia energetica, economica e sociale, del Paese. Siamo certi che l’azienda continuerà ad essere una parte fondamentale del sistema produttivo del Paese, magari con quella saggezza in più dettata dall’età e dall’esperienza degli errori commessi, a partire dai propositi nuclearisti, fortunatamente evitati”. Lo dicono i senatori Francesco Ferrante, responsabile energia e politiche relative ai cambiamenti climatici del Pd, e Roberto Della Seta,capogruppo Pd in Commissione Ambiente.
“Con il paventato ritorno all’energia nucleare – continuano i parlamentari – l’Italia ha veramente rischiato molto, dal punto di vista economico e della sicurezza, e per fortuna, anche se un po’ tardivamente, Enel ha recuperato quanto investito con la collaborazione al progetto Epr in Francia. Per questo dovrebbe ringraziare i cittadini italiani, che con il referendum hanno spazzato via quell’opzione. Auguriamoci che questa decisione possa essere di buon auspicio per un cambio di rotta radicale di strategia industriale, nella consapevolezza che scelte buone 10 o 15 anni fa ora sono fuori tempo.
Insistere con le centrali a carbone, il fossile più inquinante che ci sia, e non puntare in modo convinto sulle energie rinnovabili, come fanno le compagnie energetiche in Germania, rischia – concludono i due senatori del Pd – di far perdere terreno ad un’azienda che è un grande patrimonio italiano.”