“Azienda ne prenda atto”.
“Speriamo che dopo la sentenza d’appello che conferma l’obbligo per Fiat di riassumere 145 operai tenuti fuori dallo stabilimento perché iscritti alla Fiom, l’azienda di Marchionne capisca una volta per tutte che le sue fabbriche non godono di extraterritorialità , ma devono rispettare come ogni cittadino e impresa in Italia legge e diritti”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Certo – continuano i due senatori ecodem – è preoccupante che per vedere affermato un principio così elementare si debba ricorrere ad un processo. E’ un segno della deriva di una azienda italiana dalla grande storia, che sotto il ticket Marchionne- Elkann ha progressivamente perso coscienza del suo debito di gratitudine verso l’Italia e gli italiani, che ne hanno per decenni sostenuto, talvolta a caro prezzo, le scelte e condiviso i destini. Speriamo che questa deriva si fermi, e che Fiat nel ritrovare il ruolo che ha avuto in passato invece di atteggiarsi a padrone feroce provi a fare quello che le chiedono tutti: automobili decenti, innovative e magari persino belle”.