E’ quanto chiede il senatore e capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente Francesco Ferrante in un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti Bianchi , della Salute Turco e dell’Ambiente Pecoraro Scanio.
I dati sul PM10, aggiornati al 4 dicembre scorso ed elaborati da Legambiente, riportano un numero impressionante di superamenti giornalieri della soglia consentita dalla legge che fissa, dal 2005, il valore limite medio giornaliero per le polveri sottili a 50 μg/mc, che può essere superato al massimo per 35 giorni all’anno. Secondo il rapporto della Commissione Nazionale Inquinamento Atmosferico del Ministero dell’Ambiente, nelle grandi città il traffico contribuisce per il 70% delle emissioni di PM10. La seconda fonte è il riscaldamento, che varia da un contributo del 26% al nord all’8% al sud.
I filtri antiparticolato sono dispositivi in grado di abbattere del 90% le emissioni di polveri sottili dei motori diesel e sono già adottati con successo in diversi paesi europei.
“Non si capisce l’assurdo e incomprensibile iter procedurale attivato dalla Circolare del Ministero dei Trasporti, n° 2380MOT2/B, che considera questi dispositivi come un silenziatore sostitutivo limitandone l’uso agli autobus di tipo urbano, suburbano ed interurbano euro 0, 1 e 2 – conclude Ferrante – . Ragione per cui, a oggi, nel nostro Paese non possono essere installati alle successive motorizzazioni e ai veicoli commerciali”.