“Gli emendamenti che abbiamo presentato alla spending review se approvati consentiranno di destinare complessivamente già su questa manovra più di 2 miliardi e 600 milioni di euro al finanziamento degli enti di ricerca, agli interventi per la difesa del suolo e la riduzione del rischio sismico degli immobili, al fondo per il servizio civile e alle politiche alla cooperazione allo sviluppo.
Il tutto togliendo una parte della cifra spropositata destinata al programma di costruzione dei cacciabombardieri F 35 e altri sistemi militari di difesa.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Della Seta, Ferrante, Di Giovan Paolo, De Sena, Nerozzi, Vita, Amati, Granaiola, Ignazio Marino.
“L’insieme degli emendamenti che abbiamo presentato – aggiungono i senatori del Pd – rappresentano una misura di assoluto buonsenso, che permetterebbe di operare degli interventi nell’esclusivo interesse del Paese.
In gioco c’è la salvezza e il futuro degli enti di ricerca, e la possibilità di effettuare gli interventi per la messa in sicurezza del territorio e ridurre il rischio sismico degli immobili, una drammatica necessità confermata anche recentemente dal terremoto che ha colpito l’Emilia.
Chi si ostina a difendere costosissimi programmi militari di dubbia utilità , paventando ricadute economiche e occupazionali del tutto discutibili, intende solo preservare il giro di affari dell’industria bellica, a discapito degli interessi del Paese.”