Il punto a mio parere è che, sia con il V conto energia sul fotovoltaico, con gli assurdi registri, sia con il decreto non fv, di nuovo con registri e aste, si è scelto un meccanismo che non promuove anzi ostacolerà lo svilpuppo di un settore che invece andava acccompagnato con dolcezza per quel breve tratto che lo avrebbe portato alla grid parity e quindi a nessun incentivo.
Si è scelta una strada diversa e questo è un errore grave sia perché perdiamo tempo nei confronti con i nostri competitori internazionali, sia – ancor più triste – perché il settore delle rinnovabili svolgeva funziona anticiclica importante in fase recessiva e ora invece rischia di essere effetto moltiplicatore della stessa con le tante annunciate richieste di cassa intergazione.
Oggi, con la speranza che nonostante le scelte di una politica , che si è rivelata ancora una volta inadeguata a cogliere le opportunità del cambiamento, il settore riesca comunque a sopravvivere, crediamo si debba lavorare da subito per un quadro nuovo di regole che già dal prossimo anno, con la nuova legislatura, permetta la diffusione delle rinnovabili attraverso la rivoluzione della rete e consenta che le fonti del futuro possano da subito esprimere tutte le loro potenzialità .
Intanto nelle prossime settimane cercheremo di evitare che anche sulle termiche il risultato sia analogo