Dl sviluppo:affossa green economy

“Problema non la Ragioneria ma Passera”
 
“Dal via libera alle trivellazioni sotto costa per alcune e selezionate compagnie, alla neutralizzazione degli ecoincentivi per il risparmio energetico degli edifici: i contenuti del Dl Sviluppo annunciati sono norme che avranno il sicuro effetto di colpire duramente l’economia verde, che in questi anni è cresciuta malgrado la crisi e che è uno dei terreni decisivi per impedire il declino dell’Italia”. Lo dicono i senatori ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
 “Il ministro Passera, come già  dimostrato con i decreti sulle rinnovabili- continuano i due senatori ecodem – dimostra una disarmante assenza di sensibilità  sulle opportunità  offerte dalla green economy. La prima e più grave insensatezza del dl sviluppo è la scelta di equiparare gli incentivi generici delle ristrutturazioni edili, portati dal 36 al 50%, agli ecoincentivi per chi migliora il rendimento energetico della propria casa, abbassati e prorogati solo di 6 mesi, da cui peraltro rimane esclusa l’auspicata estensione agli interventi antisismici. Si interrompe così il circolo virtuoso che negli ultimi 5 anni ha visto aprire oltre un milione di cantieri, che hanno creato lavoro e consentito di ridurre sprechi di energia e inquinamento. Decisamente discutibile è anche la norma che consente a determinate compagnie petrolifere  di poter effettuare trivellazioni in mare, a sole 5 miglia dalla costa,  nell’immediata prossimità  dei parchi costieri. In Senato faremo di tutto per correggere queste parti inaccettabili del Dl sviluppo, non votabile allo stato attuale,  e ci auguriamo – concludono i parlamentari –  che il Governo non insista ottusamente nella difesa di scelte tanto dannose per il futuro dell’ambiente e dell’economia verde.”