“Ha ragione il Ministro dell’Ambiente Clini nel paragonare per la sua rilevanza il confronto che si è avuto in questi giorni sulle energie rinnovabili a quello avvenuto sull’articolo 18.
E proprio in ragione di questa rilevanza che i decreti che il Governo ha inviato all’esame della Conferenza Stato- Regioni sono drammaticamente inadeguati.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.
“L’energia rinnovabile e l’efficienza energetica sono la sfida di questo presente, ostinarsi a difendere il passato e un sistema fondato esclusivamente sullo sfruttamento delle fonti fossili non solo non è più sostenibile dal punto di vista ambientale, ma rischia di farci perdere una straordinario occasione di sviluppo e lavoro. Per questo i decreti – aggiunge Ferrante – devono essere assolutamente corretti, eliminando innanzitutto le pastoie burocratiche come il complesso sistema dell’iscrizione a registri di prenotazione e di aste competitive per la realizzazione degli impianti, anche di taglia medio-piccola, che imbriglieranno il settore, rendendo impossibile raggiungere gli obiettivi europei.
C’è il rischio concreto di alimentare una perdurante incertezza nella programmazione degli investimenti, che peserà in maniera pesante sull’apporto del settore delle rinnovabili al rilancio dell’economia.”
“Urgono modifiche su diversi aspetti, come ad esempio il ripristino del bonus per la bonifica dei tetti ricoperti di amianto, e occorre un approccio più concreto e meno inficiato dal clima di ‘caccia alle streghe’, che ha individuato nelle rinnovabili il facile ma falso motivo di aggravio delle bollette energetiche” – conclude Ferrante.