Bene l’intervento autorevole e puntuale del Ministro Clini sul tema delle rinnovabili, che ne ha sottolineato la strategicità per il sistema Paese e il ruolo fondamentale per arrivare ad un sistema elettrico meno rigido e più articolato che consenta di allentare la dipendenza dell’Italia dalle fonti fossili.”
Lo dichiarano il senatore Roberto Della Seta, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, e l’on. Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, in merito all’intervista rilasciata oggi dal Ministro dell’Ambiente a ‘la Repubblica’.
“Il ministro Clini- continuano i parlamentari del Pd – sgombra il campo da alcune forzature che negli ultimi giorni hanno irrigidito il dibattito sul peso che le energie rinnovabili, a partire dal fotovoltaico, hanno effettivamente sulle bollette elettriche in Italia.
Ben venga un ‘tagliando’ al sistema di incentivazione, ma che sia contestuale all’eliminazione dei costi che ancora immotivatamente si annidano nelle bollette come il Cip6 o gli sconti alle grandi industrie energivore, quelle sì vere zavorre che rallentano la competitività del Paese e pesano sulle famiglie.
Sarebbe un errore imperdonabile azzoppare il settore delle energie rinnovabili, perchè i benefici di medio e lungo periodo che possono garantire, con una maggiore occupazione, export netto dell’industria e una riduzione del prezzo di picco dell’energia, sono stimati nell’ordine di quasi 80 miliardi di euro nei prossimo vent’anni da autorevoli studi condotti dall’Università Bocconi.”