“Sulla bozza del quinto Conto energia che sta circolando in queste ore il Ministero dello Sviluppo economico deve fare al più presto chiarezza, perchè risulta che l’autore del file del documento, che è una carta intestata del Ministero, sia un’analista dell’Enel.
La bozza sta provocando una sensibile e fondata agitazione tra gli operatori, perchè si configurerebbe l’ennesimo attacco al settore del fotovoltaico.
Il solo sospetto che vi possa essere una influenza esterna nella stesura del documento non può che accrescere lo stato di tensione nel settore.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che aggiunge –
“Il file, che è ormai di dominio pubblico, è infatti di “proprietà ” di un dipendente dell’Enel.
Non vorremmo che valesse dunque il vecchio adagio di Andreotti, ‘a pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina’, perchè se questo sarà il nuovo conto energia non si tratterà di una necessaria e equilibrata revisione del sistema di incentivazione al fotovoltaico, ma bensì di un colpo ben assestato, che giunge ancora una volta sugli investimenti in corso e sui cantieri aperti.
Paradossale poi il fatto – continua Ferrante – che sia notizia proprio di oggi che la stessa Enel Green Power annunci investimenti nel settore per più di 6 miliardi di euro, ma delocalizzandoli fortemente all’estero, in quanto in Italia pesano ‘le incertezze normative’: un caso in cui la mano destra non sa cosa fa la sinistra?”
“E’ quantomai necessario che il Ministero dello Sviluppo faccia chiarezza su come il Governo voglia intervenire sul settore del fotovoltaico e di tutte le rinnovabili , elettriche e termiche, che attendono i relativi decreti da ormai sei mesi”- conclude Ferrante.