Interrogazione del Senatore Ferrante al Ministro della Difesa Parisi sul maresciallo “troppo zelante” che combatte abusivismo edilizio e illegalità diffusa
“Sa il Ministro Parisi che a Lampedusa c’è un maresciallo dei Carabinieri che, con il suo operato, cerca di ripristinare la legalità sull’isola? E che agisce in un contesto tutt’altro che favorevole, nell’isolamento sociale più completo, alle prese con un territorio di confine dove l’abusivismo edilizio e l’illegalità diffusa sono la regola assoluta che ha trasformato una delle Isole più belle del Mediterraneo in un ecomostro di cemento”?
E’ questo il contenuto dell’interrogazione che il Senatore dell’Unione Francesco Ferrante ha presentato stamattina al Ministro della Difesa Arturo Parisi in merito alla situazione in cui si trova a operare il Maresciallo Federico Nerli – da pochi mesi di stanza a Lampedusa – che verrebbe addirittura accusato dai residenti di “mettere in ginocchio l’economia dell’Isola”.
Un paradosso se consideriamo che si parla di un luogo dove – in barba alle leggi dello Stato – nascono case come funghi, dove non è mai esistito un piano regolatore, dove il business tutto privato dei chioschi ha colonizzato gli scogli e le spiagge nella più totale deregulation, dove molti bar, ristoranti e residence fanno soldi a palate, ma sono senza licenza? Una vera e propria “zona franca”, dove l’impatto dell’immigrazione clandestina ha sì militarizzato l’isola e sottratto milioni di euro di investimenti allo sviluppo sociale ed economico dell’Isola, ma anche alimentato numerosi casi di malaffare locale.
“E’ ridicolo che il tentativo di fare rispettare le leggi venga considerato un fatto grave, addirittura un danno per Lampedusa, ed è inammissibile che il Maresciallo Nerli sia oggetto di insulti e minacce pubbliche ormai quotidiane da parte di alcuni residenti. A lui deve essere garantito tutto l’appoggio delle Istituzioni, perché possa continuare a lavorare in un clima di massima serenità ”.
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