“Con i dati diffusi negli giorni scorsi da Assobioplastiche si mette fine
all’insensata polemica montata ad arte su un fantomatico regime
monopolistico nel nascente mercato italiano delle bioplastiche. A fare la
differenza non è un blocco all’entrata di altre aziende, ma solo la volontà
e la capacità di tradurre ricerca e innovazione in prodotti competitivi”.
Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle
politiche relative ai cambiamenti climatici.
“La fotografia del mercato delle bioplastiche in Italia – continua Ferrante
– è composta da diversi players principali: Basf, Sphere, Novamont e
Natureworks, che hanno rispettivamente una capacità produttiva di 60000,
40000, 120000 e 140000 ton\anno.
Dunque, con buona pace di chi come Fare Ambiente, si ostina a perseguire
strategie di comunicazione che parlano di monopolio, quello che si presenta
in Italia oggi è un mercato dinamico e in evoluzione.
Alla base c’è ricerca e innovazione, stimolati da una accorta legislazione
che mette l’Italia all’avanguardia.I bio shopper sono infatti una
rivoluzione ambientale, accolta con grande favore dai cittadini, ovviamente
meno dalle aziende che si auguravano di poter continuare a produrre
sacchetti di plastica inquinante”.
“L’approvazione della norma nel decreto rifiuti alla Camera, che mi auguro
avvenga rapidamente, sarà l’ultimo step – conclude Ferrante – per ridurre
rifiuti, sostenere un settore fondamentale della green economy e della
ricerca e creare nuova occupazione”.