“Ieri a seguito di un’azione civile, pacifica e democratica svoltasi davanti Palazzo Chigi, alcuni militanti ambientalisti di Greenpeace sono stati trattenuti per quasi otto ore in questura, mentre per uno di loro, il responsabile della campagna Clima e Energia, Salvatore Barbera, il Questore di Roma ha addirittura imposto il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Roma per due anni.
Si tratta di un episodio dai contorni farseschi, ma comunque molto grave perché colpisce il diritto di manifestare in maniera pacifica.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, che hanno presentato in merito un’interrogazione al Ministro dell’Interno.
“Manifestare per sensibilizzare l’opinione pubblica sui costi in termini economici e ambientali dei cambiamenti climatici, come ha fatto ieri Greenpeace, o per evidenziare i rischi del nucleare, come ha fatto Barbera con numerosi blitz negli ultimi mesi, è un atto dovuto di responsabilità civile, che non può in nessun modo essere accostato ad attività criminali.
I giovani del Pd – aggiungono Della Seta e Ferrante – in queste ore hanno lanciato una raccolta di firme per chiedere al Ministro dell’Interno la revoca del foglio di via a Barbera, e anche noi auspichiamo che il ministro Cancellieri voglia intervenire nelle sedi opportune per ristabilire l’ordine normale delle cose e non fare esplodere un caso che coinvolgerebbe la vita di una persona, che nulla ha fatto se non manifestare le proprie opinioni in modo spettacolare e incisivo, come sempre fa Greenpeace, ma con grande rispetto della pace e in maniera assolutamente non violenta” – concludono i parlamentari del Pd.