“Su acqua si rispetti referendum”
“Poche settimane fa 30 milioni di italiani hanno votato per l’acqua pubblica: equiparare la gestione delle risorse idriche a quella di elettricità e gas, come sembra prevedere il decreto del governo, vorrebbe dire passare un colpo di spugna su quel voto”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che aggiungono: “Dovendoci basare sulle voci e sulle bozze più o meno ufficiose, suscita grande preoccupazione l’ipotesi che sia cancellata l’Agenzia per l’acqua, che avrebbe dovuto garantire il regime ‘speciale’ e rigorosamente pubblico della gestione delle risorse idriche. E preoccupa altrettanto la possibilità che non venga prorogato l’ecoincentivo del 55% alle ristrutturazioni energetiche degli edifici, che in quattro anni di funzionamento ha dato ottimi risultati sul piano ambientale e ha dato ossigeno a migliaia di piccole imprese. Per una manovra che nelle intenzioni dovrebbe servire da stimolo alla crescita – concludono i senatori del Pd- una scelta così rappresenterebbe davvero una falsa partenza”.