Rifiuti. cittadini e imprese chiedono reintroduzione “vuoto a rendere”

“Occorre al più presto  reintrodurre in Italia la buona pratica del ‘vuoto
a rendere’, perché  riciclare  una  bottiglia integra consente un risparmio
energetico  cinque  volte  superiore  alla  fusione  del  vetro rottamato e
permette di riutilizzare un contenitore più di cinquanta volte, con
importanti benefici economici e ambientali”.
Lo ha dichiarato il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd
delle politiche relative ai cambiamenti climatici, intervenuto stamane
all’International Horeca Meeting, evento organizzato da Italbgrob e che
riunisce allo stesso tavolo i protagonisti della domanda e dell’offerta del
settore beverage.
 “All’estero – continua Ferrante –  la pratica del vuoto a rendere non è
mai caduta in disuso, mentre sarebbe opportuno ripristinarla nel nostro
Paese, mediante  l’istituzione  di  vere  e  proprie  filiere  di  recupero
degli imballaggi, la creazione di sistemi di cauzioni più moderni, e
utilizzando incentivi fiscali per  i  soggetti  aderenti,  da sgravi sulla
Tarsu  a dilazioni  di  pagamento  dell’IVA”.
“Questa versione riveduta e aggiornata del vuoto a rendere – ricorda il
senatore PD –  è al centro di un mio disegno di legge firmato da numerosi
senatori, e di uno analogo alla Camera, che raccolgono le sensibilizzazioni
in merito da parte dei consumatori e delle associazioni ambientaliste,
oltre ad essere considerata dagli operatori del settore, a partire dai
distributori di bevande, come una misura volta a offrire un miglior
servizio qualitativo.
L’entusiasmo con cui è stato accolto dai cittadini il divieto di
commercializzazione degli shopper non riciclabili dà  la cifra del sentire
comune sulla necessità  di apportare delle piccole modifiche alle abitudini
consolidate, ma che hanno un grande impatto sull’ambiente”.
Il vuoto a rendere – conclude Ferrante –  sarebbe un altro passo in avanti
sulla strada della riduzione dei rifiuti e della sostenibilità  ambientale e
in questa fase di crisi economica rappresenterebbe anche una boccata
d’ossigeno per l’intero settore”.