“Ci auguriamo che la Protezione civile e il Governo mettano in campo ogni risorsa per prestare assistenza e soccorso alle zone dello spezzino e della Lunigiana messe in ginocchio dal maltempo, affinché si ripristini nel minor tempo possibile una situazione di normalità . Ma ci auguriamo anche che questa ennesima tragedia convinca l’Esecutivo a rinunciare al dimezzamento dei fondi per la messa in sicurezza del territorio previsto nella Legge di stabilità . La tragedia delle devastazioni e delle morti causate dalla pioggia è l’ennesima e drammatica testimonianza dell’intensificazione dei fenomeni atmosferici estremi, causati dai cambiamenti climatici in atto, ma aggravati dall’incuria in cui versa il territorio italiano”. Lo dicono i senatori Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici e Roberto Della Seta, capogruppo Pd in Commissione Ambiente.
“Le piogge che si sono abbattute in queste ore su alcune zone del Paese sono indubbiamente violente, ma – continuano i senatori del Pd – le devastazioni che hanno provocato sono l’inevitabile conseguenza di un territorio ipersfruttato e indebolito dal punto di vista idrogeologico dalla cementificazione scriteriata. Di fronte ai fiumi di fango che portano via vite umane e seppelliscono i paesi non si può non denunciare l’irresponsabilità di un governo che ha rinunciato a mettere in sicurezza il territorio: a fronte di un fabbisogno stimato dal Ministero dell’ambiente per la messa in sicurezza complessiva del territorio italiano dal rischio idrogeologico che ammonta a 44 miliardi di euro, di cui 27 per il centro-nord, dopo i tagli ripetuti attualmente il Ministero dell’Ambiente ne ha come capitolo di spesa solo 31 milioni. Se queste poche risorse non verranno implementate, occorre dirlo, le scene drammatiche di queste ore potranno facilmente ripetersi” – concludono Della Seta e Ferrante.