Sviluppo: Governo abbandona il Made in Italy

“Imprese vincitrici di bando attendono 140 milioni di euro”.
 
 “Il sito che il ministero dello sviluppo ha dedicato al Made in Italy, desolatamente povero di contenuti, è emblematico dello scarso interesse del governo per la promozione e la difesa delle produzioni italiane. Ne è ulteriore prova il fondo destinato al bando per le ‘Nuove tecnologie per il made in Italy’:  langue per la mancanza del 50 per cento dei fondi”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante, che ha presentato in merito un’interrogazione parlamentare coi colleghi Della Seta, Fioroni, De Luca, Di Giovan Paolo, Mazzuconi  e Tomaselli.
  “Il 10 luglio 2008 – continua Ferrante –  il Ministro dello sviluppo economico aveva firmato un decreto ministeriale con il quale, attraverso il bando “Nuove tecnologie per il made in Italy”  si individuavano le condizioni per la concessione di agevolazioni a favore di programmi finalizzati allo sviluppo di prodotti, processi e servizi caratterizzati da un elevato livello di innovazione tecnologica ed organizzativa. Ad oggi sono tantissimi i progetti ammessi ma non ancora finanziati, che potrebbero attivare investimenti complessivi per oltre 280 milioni di euro. Distribuiti sull’intero territorio nazionale, sono così suddivisi:Abruzzo 5.289.759 euro; Basilicata 4.218.234; Campania 2.684.889; Emilia-Romagna 64.682.313 euro; Friuli-Venezia Giulia 2.461.335 euro; Lazio 30.563.883; Liguria 1.883.070; Lombardia 81.856.603; Marche 12.390.362; Piemonte 28.954.692 euro; Puglia 952.481 euro; Sardegna 1.007.093; Toscana 28.152.871; Umbria 5.291.399; Umbria e Toscana 3.896.292; Valle d’Aosta 168.308 e Veneto 7.726.603 euro.
Per un totale di 282.280.187 euro. Ma se il Governo non ci mette il 50% promesso sono investimenti che non partiranno mai. In una profonda crisi economica, come quella attuale, sarebbe fondamentale rilanciare lo sviluppo investendo nell’innovazione. Il Governo ha inoltre il dovere – conclude Ferrante – di onorare l’impegno con queste imprese che nell’innovazione hanno scommesso e investito tanto, visto anche che questi progetti erano già  stati ammessi al finanziamento”.