“Sul Sistri, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, incombe di nuovo il rischio gravissimo del fallimento. Entro il 15 dicembre, infatti, devono concludersi per legge i test che erano stati previsti nella proroga inserita nella manovra di ferragosto, ma al momento tutto è fermo. Ora che è stato abrogato grazie alle pressioni del Pd il segreto di Stato, odioso e fonte di gravi sospetti sulla trasparenza delle procedure, il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo spieghi a cosa o a chi è dovuta questa pericolosa situazione di impasse, che rischia di far saltare il sistema che in troppi stanno irresponsabilmente osteggiando”.
Lo dicono i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.
“Grazie al Pd – proseguono i due senatori ecodem – il Sistri, che il Governo aveva abrogato con un colpo di mano estivo, è stato salvato, ma bisogna correggerne però le difficoltà operative che ne avevano effettivamente reso l’utilizzo difficoltoso nella migliore dell’ipotesi, quasi impossibile per la maggior parte degli operatori. La decisione responsabile e equilibrata di far partire il sistema il 9 febbraio 2012, con un congruo periodo di test preliminari, va evidentemente contro alcuni interessi particolari, ma – concludono i senatori del Pd – la legge va rispettata da tutti, senza puntare ad ulteriori proroghe impegnandosi invece da subito sulle semplificazioni possibili e necessarie”.